Monday, September 30, 2002

bush
Lo scoop di Stracuzzi
Questo e’ il primo di una serie di scoop.... abbiamo fotografato di nascosto la scrivania di Bush dove campeggiava un suo promemoria..... (Alberto)

A VIA TASSO, NON SOLO MEMORIA
Sabato mattina a Roma non era prestissimo ma nemmeno tanto tardi e così sono riuscita a fare una di quelle cose che ogni volta che ci capitavo, avrei voluto fare. Andare a visitare il carcere di via Tasso. A me viene spesso la pelle d'oca, è un effetto anche fastidioso, soprattutto quando ho le maniche corte, sembra quasi un mostrare di me, e non mi piace. Ma è stato un effetto che mi ha accompagnato per ognuno di quei tre piani. Non è stato tanto per quei brandelli di stoffa insanguinata che pareva ancora urlare il coraggio e il terrore di chi li indossava, ma soprattutto leggere tutti quei documenti incorniciati alle pareti: ordini di cattura, liste di nomi, inviti al massacro, ordini perentori. Divieti. Leggere ancora quelle frasi tracciate sui muri, dove riesci a cogliere il senso della disperazione reale, tanto da farti sentire una nullità, nelle lacrime quotidianamente sparse, perchè si pensa di essere incapaci a vivere. Frasi brevi, urla strazianti di chi si fa forte davanti alla certezza della morte. Non ho nemmeno avuto il coraggio di poggiare un dito su quel vetro, continuavo invece a pensare quanto io fossi "merda", per tutte le volte che mi rintano a piangere delle mie miserie. L'ultimo piano è stato forse il più emblematico: i giornali dell'epoca che come oggi inneggiavano alla salvaguardia della "razza" e là... Ho capito che tutto il mio agitarmi aveva un senso doveva a averlo ieri a maggior ragione, doveva esistere con un motivo o cento motivi in più. Ogni nome che avevo appena letto in quelle liste, ogni simbolo che mi aveva toccato il cuore della memoria....
Anche con loro nel cuore sono andata al colosseo alle due del pomeriggio. L'atmosfera era allegra, stavo appena dietro il camion della musica, davanti avevo i curdi, e dietro non so quante migliaia di persone, e c'era puzza, sudore, profumo di canne accese, sete, e fatica. Ho sorriso molto, si chiamavano a raccolta i giovani comunisti, e io pensavo che da un tempo, giovane, non lo sono più se non altro perchè accuso la stanchezza, e perchè da sempre mi pare di gridare Hasta la Victoria Siempre, da sempre vado inneggiando alla lotta di classe e alla rivoluzione, ma poi, continuo oppure ho ripreso a consumar scarpe, a tendere il pugno chiuso, a pensare e parlare come già facevo quando forse avrei potuto/dovuto essere solo ciò che i miei si aspettavano io fossi. Ma poi, quando la strada è diventata più stretta, e quando il nostro fiume andava contro corrente rispetto ai passanti, ho potuto incontrare gli sguardi di chi non aveva potuto essere con noi, ma credo avrebbe voluto. Africani che ci sorridevano, slavi che chinavano il capo ma continuavano ad annuire e sorridere, palestinesi avvolti dalle loro bandiere, ed una famiglia intera affacciata alla finestra che aveva la pelle nera, ma orgogliosamente sventolava una bandiera rossa, applaudiva e ci ringraziava. Una donna che stava con loro, piangeva. Mi sono semplicemente detta che potrebbero stare loro oggi in via Tasso, poi mentre continuavo a camminare e sorridere, continuavo anche a pensare che sì, avrebbero potuto ma nessuno poi li avrebbe sparati. E il pensare è andato oltre, fino a sera, quando dopo una doccia combattevo con una fastidiosissima bolla sotto un dito del piede... E mi sono detta: " Ma perchè non è forse il mare, via Tasso? O non potrebbe esserlo rispedirli a casa, inneggiando alla Razza Piave, ricordando quanto siano sporchi ed incapaci a tenere una casa in "grazia di Dio"...Quella donna alla finestra, che piangeva davanti alle nostre bandiere mi ha ridato per la seconda volta in un giorno solo la pelle d'oca... Ed allora voleva dire che quello era il senso. Solo quello.
Ora sono tornata a casa; purtroppo la degenerazione della mia vita ha fatto passi enormi in avanti, l'ennesimo bivio mi si prospetta sempre più vicino. La mia bimba è già a letto nella stanza accanto alla mia, io ho chiuso la porta e sono sola con me stessa, guardavo la posta e facevo un po' di conti rapidi, quelli della sopravvivenza spicciola. Ma mi sento sicuramente meno disperata di ieri, forse persino un po' più ricca per una bolla sul piede, per la stanchezza delle gambe, per la voglia e la possibilità di scrivere queste cose e perchè in un certo senso ancora di più ho capito che a nessuno mai si deve permettere di renderci schiavi, in nome di nulla e mai. Forse un giorno riuscirò davvero a pensare un po' a me stessa, ma se dovessi imparare a farlo spero di non perdere mai la costanza della cura che presto agli altri e non mi importa se cento volte ancora sentirò darmi dell'idiota, della rincoglionita vetero folklorista. Penso di avere un vanaggio in più rispetto a molti altri, e cioè quello di aver capito che noi, soli, valiamo un cazzo.
Rita Pani R-esistenza

PROMEMORIA ITALIANO
Promemoria 1. Pero' l'euro tutto `sto danno l'ha fatto solamente in Italia...
Promemoria 2. In Italia la piu' alta disoccupazione giovanile d'Europa: 29,5 per cento
Promemoria 3. Lavoratori a termine: 1.410mila (a tempo pieno), 980mila (part-time). Finche' vuole il padrone: 2 milioni circa ("collaboratori continuativi"). Interinali: 290mila.
Promemoria 4. Diminuiti del cinque per cento i consumi alimentari in Italia. Che succederebbe se si votasse ora?
Riccardo Orioles

bimbo
BAMBINI
Un bimbo di Dublino. Foto inviata da Ste.

PENSIERINI DELLA SERA
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi."
George Bernard Shaw
Tutti vogliono il vostro bene. Non fatevelo prendere.
Anonimo
Tra il dire e il fare c'è una busta da dare.
Marcello Marchesi
Mio padre quando ero giovane aveva paura che non mi piacessero le donne. E' stata l'unica cosa in cui non l'ho deluso.
Diego Parasole
Dire la verita' e' sempre la politica migliore, a meno che ovviamente tu non sia un ottimo bugiardo.
Jerome K. Jerome
Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati...
Ennio Flaiano
Bisogna lottare per la qualita' della vita. Io mi accontenterei di una sottomarca".
Max Greggio


Sunday, September 29, 2002

IL MONDO DI WOODY ALLEN / 7
61. SESSO non e' una risposta; SESSO e' la DOMANDA. La risposta e': SI'.
62. Credo solo in due cose, il sesso e la morte, solo che dopo la morte non ti viene nausea.
63. M'innamorai subito di lei, dopo un quarto d'ora avevo deciso di non rubarle piu' la borsetta.
64. Amare e' soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare. Pero' allora si soffre di non amare, pertanto amare e' soffrire, non amare e' soffrire e soffrire e' soffrire. Essere felici e' amare, allora essere felici e' soffrire, ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicita'... io spero che TU stia prendendo appunti... (da Amore e Guerra).
65. Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per dodici anni. Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso cosi'. Fa tutto cio' che faceva mio padre, ma meglio. La cosa piu' deprimente e' che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno
66. L'umanita' si trova oggi ad un bivio. Una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene!
67. Mentalita' divertente quella degli americani: nessuno ha detto niente quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia, ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne lo avrebbero cacciato in due giorni
68. Sono un ateo teologico esistenziale. Credo nell'esistenza dell'Universo con l'eccezione di qualche cantone svizzero
69. Per te sono un ateo, ma per Dio sono una leale opposizione.
70. La psicanalisi e' un mito tenuto in vita dall'industria dei divani.
(segue)

I PREPARATIVI PER TEULADA
.... L'unione fa la forza ma la forza dispersa, è solo forza a metà. Andiamo a protestare ed andiamoci tutti insieme, migrando, se possibile. Ieri per un attimo ho sostato davanti ad un MCKILLERS romano, ho teso il braccio sinistro, col pugno chiuso, non nego che il mio pugno stretto mi avrebbe dato piacere su uno dei musi qualunque, quelli dei pedalò, o quelli del negro-macello bossi&fini, ma sono riuscita a tenderlo ugualmente verso il cielo, pacifico, verso l'aria, verso chi sapeva cosa quel pugno chiuso rappresentava. E... Sorpresa, sorpresa... Da dietro la vetrina del MCKILLERS, c'era un sorriso che guardava verso le nostre bandiere rosse... Un ragazzo africano, nella sua bella divisa blu. Sorrideva..... L'unione fa la forza, e io vorrei che una volta tanto, molta, ma molta gente arrivasse in Sardegna, una volta tanto, non a caccia di autografi e foto VIP, mare caldo e aria incontaminata, ma solo per darci forza quando solitari e stanchi, forse anche un po' troppo vecchi vorremo e tenteremo di impedire agli americani di rubarci un altro po' di quelle spiagge e di quell'aria, ora che cacciati GIUSTAMENTE da Portorico, vorrebbero venire qua da noi a rubare un pezzo di Mediterraneo, a renderci ancora più schiavi di quanto già non lo siamo.
Rita Pani R-esistenza


dublino
E IL BLOG VA ANCHE IN IRLANDA
(Dalla nostra inviata a Dublino) - Ho sempre creduto che l'Irlanda avesse saputo - purtroppo meglio di noi- usufruire dei fondi della Comunità Europea, ma da ciò che sta accadendo in questi giorni fa pensare il contrario. Molti progetti sono stati realizzati, e nessuna sovvenzione è tornata al governo Europeo, gli americani spinti da questo boom economico hanno iniziato ad investire, soprattutto nell'edilizia: circa 5 Hotel in costruzione nel centro di Dublino sono finanziati da multinazionali americane. Per non parlare dello sviluppo delle nuove tecnologie, sia in campo hardware che software. Il 19 ottobre ci sarà un referendum nella bella isola verde, che chiede alla popolazione l'accettazione delle leggi comunitarie, ma visto i dati, direi preoccupanti, L'irlanda rischia il tracollo dell'economia. Infatti se dovessero vincere i "no" il governo sarebbe costretto a restituire tutto il denaro, già investito, alla comunità europea con i dovuti interessi. Naturalemnte questa è la campagna referendaria che è dalla parte dei "si" che gioca sulla probabile paura degli investitori. La cosa farebbe crollare migliaia di progetti che devono ancora essere portati a termine, e terrebbe fuori l'isola dall'Europa unita. Insomma finirebbe la favola del paese che in soli 30 anni ha saputo svilupparsi più di ogni altra nazione europea,l'isola che è speranza per un'economia che sta vacillando. Noi speriamo si arrivi ad un accordo, come nel precendente con i danesi, in cui la comunità trattò regole speciali più blande.
Slappers
I PREPARATIVI PER FIRENZE
Per chi andrà a Firenze a manifestare il prossimo mese: non importa se siete no global, pacifisti, poliziotti, guerrafondai, anarchici, black block o cos'altro, ma non fatele male. Il mio consiglio è non andate là a manifestare: organizziamo manifestazioni in contemporanea in tutte le città, in modo da far capire quale sia il nostro pensiero... ma andare a farsi ammazzare e a distruggere non serve a niente! Non possiamo più permettere che succeda!
Diana

IL CIELO DI FIRENZE (Dati, Vallesi)
"Firenze disegnata da bambini/noi fatti d'aria in giro per le vie/il cuore in mano i libri i giornalini/tu non immagini i cambiamenti/Firenze appesa come un calendario sulle pareti della vanità/ognuno ha in tasca il suo vocabolario e il tempo sbriciola i monumenti/il cielo di Firenze nei tuoi occhi era sereno/oggi piove sofferenze e la vita ha un giorno in meno ormai/Firenze vende e tutti in centro e niente da sperare/soli è triste starci dentro e affondi prima o poi/Firenze insegue il desiderio/è stupida sul serio/e di notte vuol peccare/per poi farsi perdonare come noi/Firenze accesa come un lampadario sotto il soffitto dell'eternità/il suo silenzio è il sonno di un acquario/Firenze polvere tra le stelle/Inutili violenze stanno trasformando in ghetto/anche il cielo di Firenze che da sempre è il nostro tetto/ma Firenze sogna un'altra vita/questa è troppo amara/dove la gente è tutta amica e vedrai ci riuscirà/Firenze che non vuol morire/ci parla senza dire/e io l'ascolto e te lo scrivo/qui da dove siamo nati/da quei due bambini disegnati"

MI COMPRO UN RENE
Ho lavorato quarant'anni al nord le ora che sono malato di reni mi tocca pagarmi di tasca mia i viaggi su e giu' per gli ospedali. Appena mi arrivano gli arretrati mi compro un rene da un extracomunitario e me lo faccio trapiantare".
Francesco S., pensionato (Roccella Jonica)

mezzanotte
Il cielo di Mezzanotte: da Mario

LA MIA AMICA HA VISTO UN UFO
Ciao Pino, ho letto la tua intervista su ufopsi e mi è venuta voglia di raccontare una storia. La testimonianza è di una mia amica Ale che vi assicuro è una persona seria, molto concreta, che non ha motivo per raccontarmi falsità. Circa dieci anni fa, a Ladispoli, era settembre. A. si trovava in casa, erano circa le 20. Ha sentito un forte rumore, ‘’come di un jet’’. E’ uscita in giardino. Davanti a sè, a circa 10 metri di distanza ha visto un disco piatto, sarà stato a 5 metri di altezza. Il disco si è avvicinato, si è posato sopra la sua testa a pochi metri d’altezza. ''C’era un rumore assordante'', ha guardato in alto ed ha visto delle luci. In quel momento era terrorizzata. Il disco è rimasto sopra di lei per qualche secondo. Lei è scappata in casa. Ha chiuso tutte le finestre e si è attaccata al telefono chiedendo aiuto. Qualche giorno dopo era in macchina, guidava suo fratello. Erano circa le 19 e in lontananza ha rivisto il disco.
Laura L'intervista

ACCOLTELLATO A CINQUE ANNI DALLA MADRE
Ha colpito il figlio di 5 anni con un coltello da cucina. Ora la donna è ricoverata nel reparto di Psichiatria di Treviso. Il piccolo è in prognosi riservata, ma non corre pericoli di vita. R.B., di 35 anni, di Dosson di Casier (Treviso), è ora indagata. Separata, starebbe attraversando un momento difficile e pare che soffra di problemi psichici. L'aggressione è avvenuta in casa. La donna avrebbe colpito il figlio più volte all'addome. Non si conosce però la causa scatenante del raptus. Tutto si è svolto intorno alle 7.30. Le urla del bambino hanno richiamato l'attenzione di una vicina di casa che avrebbe avvertito l'ex marito della donna. Prima di raggiungere l'abitazione di Dosson, l'uomo ha chiesto l'intervento della polizia. Il Nuovo

GLI USA ATTACCHERANNO L’IRAQ IL 29 NOVEMBRE
Ieri avrebbe imposto non più di una settimana di tempo, all'Onu, per partorire la sospirata risoluzione che autorizzi l'uso delle armi contro l'Iraq, e oggi, stando alle indiscrezioni del britannico Sunday Times, George W. Bush potrebbe aver già deciso la data dell'attacco: il 28 novembre. Un giorno non uguale agli altri nel calendario statunitense. Vi cade infatti, quest'anno, la Festa del Ringraziamento (Thanksgiving Day), una giornata nella quale gli americani mangiano tacchino e torta di zucca, per ricordare i cibi "locali" che salvarono dalla fame i primi coloni giunti sul suolo americano, o meglio, come li chiamano negli Usa, i "Padri pellegrini".

Saturday, September 28, 2002

UN SORRISO PER UN PUGNO. DI COPIE
Continuerà a rigirarsi nella bara bianca, la povera salma di Serena Mollicone la diciannovenne di Arce trovata morta il tre giugno del 2001 in una località boschiva del frusinate. Continuerà a domandarsi per quale motivo, giornalisti, superinvestigatori esperti, magistrati e parenti, non la lascino riposare in pace. "Mi hanno ucciso da oltre 15 mesi - continuerà a gridare dall'Aldila -, se proprio volete scoprire qual è stata la mano assassina che mi ha dato lo schiaffo, fatelo, ma con discrezione, con dignità, con rispetto verso il mio sorriso. Sì, il mio sorriso, quello che una volta ogni tre giorni viene pubblicato su giornali, giornaletti, giornalucci. Quello stesso sorriso che più volte in questa settimana - sempre a quanto mi ha riferito San Pietro che possiede uno schermo grande ed ultrasofisticato - ha aperto i telegiornali nazionali. Ci sono degli indagati? Ci sono delle persone sospettate di avermi ucciso? Bene, anzi benissimo, ma lasciate stare il mio sorriso, il mio volto. Lasciate stare quella che è stata la mia vita, normale, banale da adolescente qualsiasi. Lasciate stare la mia personalità, simile a quella di altre milioni di diciannovenni presenti in tutto il mondo". Mi sembra di sentirla, Serena Mollicone, mentre con gli occhi grandi, chiari e scintillanti, ride di quanti si sono improvvisati Sherlock Holmes per arrivare a tutt'altra verità. Per vendere una manciata di giornali in più. Non si baratta un sorriso per un pugno... di copie.
Anonimo Il Barbiere della Sera

Tutto giusto. Pero', con grandissimo rispetto per la povera Serena, e' un gran giallo. Ed e' difficile per i giornali non occuparsene.

UNO DI NOI
Morandi “uno di noi”. Ma puo’ essere uno di noi…uno che guadagna settecento milioni a puntata? (Pero’ sempre meglio della De Filippi)
Giancarlo Vinci

LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA
Piazza del Popolo vale un mal di piedi? Boh! Mi sembra di si.... :-)
R.

SUGLI UFO
Se vi interessa c’e’ un mio intervento sugli ufo su Ufopsi Sezione interviste.


CRONACHE TRASVERSALI DELL'ANGOSCIA.
DOMANI MICHELANGELO ANTONIONI FA NOVANT’ANNI
Penso che gli uomini di cinema debbano sempre essere legati, come ispirazione, al loro tempo. Non tanto per esprimerlo nei suoi eventi più crudi e più tragici, quanto per raccoglierne le risonanze dentro di sè.” Dal suo primo lungometraggio, Cronaca di un amore (1950) fino al più recente Al di là delle nuvole (1995), Michelangelo Antonioni si è rigorosamente ispirato alla realtà del suo tempo per scandagliare conflitti e sospensioni, psicologie e sentimenti dei protagonisti del suo cinema. Nato a Ferrara nel 1912, dopo gli studi universitari in economia e commercio, cominciò a lavorare come critico, passando poi alla sceneggiatura, collabora con Carnè, Les visiteurs du soir. Il suo esordio è nel 1947 con il documentario Gente del Po, N.U. (Nettezza Urbana) e L'amorosa menzogna. Il grande vecchio, colpito da ictus, è immobile sulla sua sedia, non può più parlare ma non è affatto difficile comprenderlo. Dirige i suoi attori con gesti imperiosi e decisi, oppure soltanto con lo sguardo, suggerendo movimenti dipinti nello spazio come pennellate su una tela. E non si arrende fino a quando una scena non è stata girata come la voleva lui. A 90 anni Michelangelo Antonioni è tornato sul set, per dirigere un racconto, "Il filo pericoloso delle cose", che farà parte di una trilogia dal titolo "Eros” . La storia è quella di un matrimonio che finisce: incomprensioni nella coppia, lui che la tradisce con una ragazza sconosciuta che arriva a cavallo sulla spiaggia, un gioco di sottile e raffinato erotismo e poi un finale a sorpresa, che Antonioni non ha svelato a nessuno.

"NON NEL NOSTRO NOME"
Stati Uniti, appello degli intellettuali contro la repressione in casa e la guerra fuori Firmato da oltre 4 mila intellettuali e artisti nordamericani invita i cittadini Usa "a reagire alle politiche e alle restrizioni dei diritti emerse dopo l'11 settembre" e promette da qui in avanti "parole e azioni di solidarieta'" con chi ne sta facendo le spese in tutto il mondo. Lo puoi trovare su Informationguerrilla

“QUEL TRAPIANTO MI HA UCCISO"
RITA BORRELLI, TRAPIANTATA CON FEGATO CANCEROSO IL 31.12.01AL POLICLINICO DI MODENA E' MORTA ALLE 7.15 DELL'8 SETTEMBRE 2002 AL CARDARELLI DI NAPOLI. Aveva la cirrosi epatica da vari anni, ma i medici l'hanno convinta che col trapianto poteva tornare sana. Così da Napoli si è trasferita a Modena..L'espiantato, predato a cuore battente ha lasciato ai suoi cannibali un fegato malato di cancro. E di cancro la trapiantata è morta. Ennesimo caso. Rita Borrelli a luglio ha presentato denuncia alla Procura di Modena: 5 medici nel registro degli indagati per lesioni colpose (il primario Dr. Antonio Daniele Pinna e i medici della sua équipe), ipotesi di reato che ora si trasformerà in omicidio colposo e forse doloso. Per lei i medici "Sapevano che il fegato era malato. Mi hanno voluto operare per forza". Per tranquillizzare i malati in lista d'attesa alcuni trapiantisti avrebbero proposto di inserire nei protocolli di verifica della qualità degli organi l'autopsia preventiva sul corpo vivo del malato ventilato, contestualmente all'espianto e prima di dare il via libera al trapianto È un'idea aberrante, scientificamente inutile, una messinscena crudele che in tempi di truffe istituzionali (finta morte cerebrale, donazioni presunte, schedature Asl illegali...) avrebbe il volto del crimine efferato.
Nerina Negrello Presidente Lega nazionale contro la predazione di organi
I GUAI DI PALERMO
Palermo ha trovato l'ultima e importantissima piagha. dopo: - la mafia- la sporcizia - gli immigrati clandestini - il pizzo - la malavita- la politica di destra- la droga- la piccola criminalita’…Ecco a voi la piaga + fresca: il TERREMOTO!!!!
Daltonika

Pero’ il terremoto e’ colpa della natura. Le altre piaghe no (ma Palermo non e’ sporca).

IL KGB
Riportata al centro di piazza Lubjanka, a Mosca, la statua in bronzo del fondatore del Kgb (un tempo Ceka), Dzerzinskij. La piazza ospita da sempre la sede centrale del terribile servizio segreto. La statua era stata tolta ai tempi di Gorbaciov, che era comunista ma non aveva mai fatto parte del Kgb, e viene rimessa ora per ordine di Putin, che e' anticomunista ma ha fatto la sua carriera nel Kgb.
Riccardo Orioles

Giusta considerazione. Ma la differenza e’ anche un’altra. Una volta quando i russi passavano li’ sotto, abbassavano la testa, tremavano. Adesso il Kgb non mette piu’ paura a nessuno e piazza Lubjanka e’ diventata uno dei ritrovi dei giovani moscoviti che si ritrovano li’ la sera a bere birra.Il tempo passa.

AIDS: OGGI DICIAMO “PASTA”latini
La LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS) Milano, organizza in 400 piazze della Lombardia una nuova partita contro l'AIDS, possiamo vincerla insieme. Girone di andata: sabato 5 e domenica 6; ritorno il week-end successivo, 12 e 13 di ottobre. Ecco una iniziativa che non possiamo assolutamente ignorare! Siamo con gli amici della LILA Milano ONLUS, non solo perché si tratta di pasta in cambio di solidarietà, ma perché ne apprezziamo l'originalità e soprattutto il coraggio di cercare strade nuove in una miriade di eventi e giuste cause da servire. Ci piace anche vedere coinvolta la Federazione Italiana Gioco Calcio/Lega Nazionale Dilettanti nello specifico del Comitato Regionale Lombardia e La Gazzetta dello Sport. Non vi basta? Allora amici di MILANO e dintorni prendete nota: nelle tre postazioni predisposte in piazza San Babila, corso Vercelli e via Dante (angolo Largo Cairoli) la pasta sarà LATINI, nei classici formati degli spaghetti e pennette LA PASTA . Io stessa sarò presente, nel pomeriggio di sabato 5 ottobre, nella postazione di Via Dante all'incrocio con Largo Cairoli, per accogliere e salutare gli amici gourmet che vorranno passare, ma soprattutto per convincere tutti gli altri visitatori "occasionali" che l'eccellenza, in questa occasione, sarà non solo nella qualità del prodotto che porteranno a casa ma anche del gesto di solidarietà che avranno compiuto. In cambio chiederemo di dimostrare quanto gli amici della PASTA LATINI siano speciali, offrendo qualcosa in più del minimo richiesto in tutte le altre città lombarde coinvolte e che non potranno offrire la nostra pasta. Sono certa che saprete "farvi riconoscere"!
Carla Latini La pasta Latini

Friday, September 27, 2002

PENSIERINI DELLA NOTTE
"Ho aspettato e aspettato e quando non e' arrivato alcun messaggio, ho capito che doveva essere il tuo".
Ashleigh Brilliant
"Oggi e' una splendida giornata per prendere decisioni! O no?".
Anonimo
"Per far mantenere un segreto a tre persone, due devono essere morte".
Ben Franklin
"Il postino suona sempre due volte, il che e' seccante se avete aperto alla prima".
Makaresco-Trani
"Tu non hai mai provato rimorso"."Lo so e me ne dispiace..."
Elaine e Jerry, in "Seinfeld"
"Per la maggior parte delle persone, correggersi vuol dire cambiare i difetti".
Voltaire
"Questi giovani d'oggi! Non credono a niente. Noi alla loro eta' eravamo pieni di delusioni".
Altan
LO SMILE :-) COMPIE 20 ANNI
Negli anni gli emoticons sono diventati sempre più fantasiosi, ma il piu' semplice :-) rimane uno dei simboli piu' usati nelle mail di tutto il mondo. La prima persona a usare il gruppo di caratteri di punteggiatura è stata Scott E. Fahlman in una mail inviata il 19 settembre del 1982. L'uomo, ai tempi ricercatore della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, stava partecipando a un forum on line in cui si discuteva la possibilita' di indicare con un simbolo il tono scherzoso o meno di una emai. Tra le varie proposte (*, %, \__/, e &) scaturite in quella occasione, lo smile risulto' il piu' valido. Oggi Fahlman lavora alla IBM.

( o )( o ) ( Y ) Sapevi sì? ..... Tette culo!!!! UNA RISATA MI SEPPELLIRA'
Anonimo(a)

BENIGNI CANCELLA COLLODI
Sono pronti i manifesti stradali che reclamizzano il “Pinocchio” di Robertino Benigni. E subito salta agli occhi increduli la non- citazione di Carlo Collodi. L’autore di “Pinocchio” e’ stato sostituito allegramente dalla dicitura: “Soggetto e sceneggiatura Roberto Benigni e Vincenzo Cerami”. Soggetto di chi? In fondo al manifesto, c’e’ poi un atto di amore (l’ennesimo) o di sottomissione (le scuole di pensiero sono tante) di Benigni alla consorte. Sulla stessa riga troviamo scritto: “Prodotto da Nicoletta Braschi – Regia di Roberto Benigni”
Roberto D’Agostino Dagospia

L'AMORE, INNANZITUTTO
Voleva fare alla moglie un regalo utile per il suo compleanno: un depilatore elettrico "Silkepyl". Ma S. K., un cittadino polacco di 24 anni, è finito in manette, con l'accusa di furto aggravato dopo essere stato sorpreso dai carabinieri della Stazione di Casalbertone, mentre rubava l'oggetto in un centro commerciale sulla Tiburtina.

Beh, quella coppietta di ragazzi polacchi mi fa una grande tenerezza.

BIONDE ADDIO: PER SEMPRE?
Tra 200 anni dovremo dire addio alle chiome bionde . La "sconvolgente" notizia arriva dall'autorevole Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Nel 2200, quindi, il mondo sarà popolato da more o finte bionde, e rimarranno solo uno sbiadito ricordo le bellezze "finniche" alla Schiffer o alla Kournikova, bionde naturali. Tutta colpa di un gene. Il biondo, infatti, è frutto di un gene recessivo, sempre meno presente nel mondo. Il Nuovo

Il latino non mente Segnalato da Alberto Stracuzzi
latino

TRADUZIONE SIMULTANEA
Ciao Disperati/e appassionati linguisti/e, colti/e, filosofi/e scrittori/e (eh?????) Vi passo un link assolutamente da non perdere. Loquendo E' un sito utile, potrete digitare la frase nella lingua che state studiando e sentirne la corretta dizione. Almeno questa credo fosse l'idea originale del creatore. Poi si sà a volte utente fa rima con demente. Un consiglio alle mie care amiche.... Digitate immani porcherie in italiano e fatevele dire da Juan, o Bernard..... Oh sì nulla di eroticamente valido....Ma c'è da ammazzarsi dalle risate.
R.

IL MONDO DI WOODY ALLEN / 6
51. Mio nonno era un uomo molto insignificante. Al suo funerale il carro funebre seguiva le altre auto.
52. Non mangio mai ostriche. Il cibo mi piace morto. Non malato, ne' ferito. Morto.
53. Sono stato picchiato, ma mi sono difeso bene. A uno di loro gli ho rotto la mano; mi ci e' voluta tutta la faccia, ma ce l'ho fatta!
54. I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed e' una tacca piu' sotto di quella di un maniaco sessuale.
55. A scuola mi esclusero dalla squadra di scacchi a causa della mia statura.
56. Ci divertimmo moltissimo in Spagna quell'anno, viaggiando e scrivendo. Hemingway mi porto' a pescare i tonni e io ne presi quattro scatolette
57. Zelig: "Devo andare, non posso trattenermi". "Che devi fare?". Zelig:(che crede di essere un psicoanalista) "Ho un caso interessantissimo: 2 gemelli siamesi che soffrono di doppia personalita'". "E allora?". Zelig:"Sono pagato da 8 persone"
58. Leonard Zelig veniva spesso picchiato dai genitori. La famiglia Zelig abitava sopra a un bowling, ma erano spesso gli avventori del bowling a protestare per il troppo rumore
59. E' meglio essere vigliacchi per un minuto che morti per il resto della vita.
60. Ho incontrato la mia ex moglie in un ristorante e siccome sono un libertino mi sono avvicinato a lei fluttuando e le ho chiesto: "Che ne dici di tornare a casa e fare l'amore ancora una volta?". E lei mi ha risposto: "Sul mio cadavere!". Io allora ho replicato: "Perche' no, e' come lo abbiamo sempre fatto"
(segue)
epoca
LE “CASE CHIUSE”
L'ultima notte, quarantaquattro anni fa, in migliaia di alcove italiane si celebro' una malinconica festa d'addio: nelle "maisons" di lusso usci' fuori a sorpresa addirittura lo champagne. Fra drappeggi, mezze luci, tanfo di cipria e di disinfettanti, signorine e clienti si ubriacarono in nome di Lina Merlin, una signora padovana d'altri tempi, senatrice della Repubblica, che aveva finalmente vinto la suadecennale battaglia: le case, quelle case, dovevano essere chiuse, dalla mezzanotte del 20 settembre 1958, casualmente anniversario della presa di Porta Pia.
Cosi' finiva un'epoca, quella di un'Italia tutta maschia, dove davvero la donna era soltanto un oggetto, di desiderio e di mercificazione. Il telegiornale della sera diede la notizia in maniera totalmente incomprensibile: Ugo Zatterin fece i salti mortali per non nominare le prostitute. Racconto' la Merlin qualche giorno dopo a Enzo Biagi: "Sa, mi sono venute a trovare al Senato decine di quelle signorine. Mi hanno ringraziato. Ora siamo cittadine come le altre, mi hanno detto con un sorriso".Certamente quel mondo, istituzionalizzato nel 1860 dal Conte di Cavour, costituiva prima della chiusura un'industria molto fiorente: 730 imprese, quattromila lavoratrici, quattrocento imprenditori, un fatturato annuo (era il 1958) di quattordici miliardi di lire! Pensate quante dovevano essere le "marchette", cioe' i gettoni con il simbolo del casino che davano ad un uomo il diritto assoluto su una di quelle signorine, se la media nazionale della tariffa era di cinquecento lire, con un minimo di 150 lire per cinque minuti a un massimo di diecimila lire per un'ora. E con lo Stato, detto per inciso, che lucrava sullo sfruttamento di quei corpi.
Quarantaquattro anni dopo, cosa ci ritroviamo? Qualche volto sbiadito, un po' di nostalgia, una fiorente poetica e soprattutto il riaprirsi diuna discussione. Fin dal parlamento scorso c'erano ben cinque proposte di abrogazione, mentre un giovane deputato ha lanciato recentemente l'idea delle colline dell'amore. Finestre socchiuse, dunque, in un'epoca, quella attuale, che ha ben altri problemi, come l'erotismo a luci rosse e autentici drammi come l'Aids e la violenza. Come se tutto questo fosse possibile batterlo con la regolamentazione delle trasgressioni. Quella chiusura fu un autentico atto di civilta', una conquista di liberta'. Non voglio entrare nel merito della discussione ma credo che i problemi di oggi vadano affrontati con gli strumenti di oggi. Oltretutto, ho un'impressione: che i nostalgici non si rendono conto che, probabilmente, hanno solo il rimpianto della gioventu' che se ne e' andata.
p.sc.

QUANDO MUOIONO I BAMBINI
Una morte atroce, soffocata dai gas lacrimogeni. È accaduto ad Hebron. Qui una bimba palestinese di un anno e due mesi è morta per aver inalato i gas sparati dai soldati israeliani contro un gruppo di manifestanti nel centro della città della Cisgiordania. Città da tre mesi sotto coprifuoco.
Che fai lo avvisi tu il giovane Bush? Sai com'è........ così per ingannare l'attesa mentre attende di bombardare quel terrorista di Saddam, magari porta un po' di giustizia in Israele.....
R.

NON SOLO MARCHETTE
Grazie ad Internet i comunicati stampa delle aziende sono già disponibili. Non c'è disperazione quindi. Tu parli delle cosiddette ''marchette'', spot dietro ad un articolo. Questo accade, è brutto, ma accade perché l'editoria ha bisogno di soldi. Basta saper scegliere cosa leggere. E un po' come la tv: di monnezza ce ne è tanta, basta cambiare canale. Quelli ai quali piace Internet non dovresti così disprezzarli, perché il Web ti consente comunque di fare informazione in libertà e senza soldi (a parte la connessione). E poi, sinceramente, ce ne sono tanti di giornalisti bravi che fanno inchieste. Presi di mira dall'alto, ma continuano a fare il loro mestiere.
Laura (non giornalista)

Una volta un sardo duro, della Barbagia mi disse: “Vedi, un coltello serve a tagliare il pane, quindi a mangiare, e serve anche ad uccidere. Ma il coltello non c’entra , non e’ mai colpa sua”. Un giornalista diciamo che ha il coltello. Spetta a lui la scelta, cioe’ cosa farne.

CHE MAGONE
Il telefono squilla a vuoto. Solo spettri e fantasmi ormai in quella stanza. Vengono chiamati ad uno ad uno. E consegnata loro la lettera di licenziamento. Perché Internet è in crisi. Perché quando muore un padrone i suoi sudditi cadono con lui e nasce una nuova generazione. Quelli del nuovo sovrano, pronti a sputare sul lavoro fatto fino a quel momento. E che lavoro che è stato. Due anni di intensa attività, di scoperte, amicizie, scazzi, soddisfazioni e lacrime. Ora è tutto finito. I poster con i fotomontaggi dei colleghi staccati dalle pareti. Scatoloni pieni di giornali in fila sul corridoio precedono la marcia verso l'uscita. E in tanta tristezza qualcuno ti offre anche le casse del suo computer ''sono meglio delle tue, prendile''. L'ultimo caffè nella saletta bar, ancora uno scambio di sigarette, di accendini. Un rito che non ha più lo stesso sapore.

Non c’e’ bisogno di mettere la firma. La tribu' e' con te. Un grande abbraccio.

PREGHIERA PER CHERNOBYL
La Comunità di Capodarco di Fermo il 5 ottobre prossimo celebrerà una festa. Ospite principale della festa sarà la giornalista-scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievic, autrice di libri e opere teatrali tradotti in 20 lingue, e di cui da alcuni mesi è stato tradotto anche in Italia lo straordinario “Preghiera per Chernobyl”, cronaca dopo dieci anni, attraverso i monologhi dei protagonisti, della tragedia del 900 che più di ogni altra sembra volersi dimenticare: lo scoppio della centrale nucleare che nel 1986 causò un numero imprecisato di vittime e che continua ancor oggi a mostrare i suoi effetti di distruzione e dolore soprattutto in Bielorussia (nazione più contaminata nonostante il reattore si trovasse in territorio ucraino). Effetti che molte famiglie italiane hanno potuto verificare indirettamente attraverso l’accoglienza temporanea, ripetuta negli anni, di migliaia di bambini e ragazzi provenienti dalle città e dalle zone colpite. “Preghiera per Chernobyl” è una raccolta di voci solitarie e collettive, un flusso di ricordi e di racconti intimi, di riferimenti all’amore per gli uomini e per la propria terra. Gli interventi saranno punteggiati da intermezzi della cantante russa Elena Frolova. E-mail: comunita.capodarco@tin.it Il mio reportage su Chernobyl.


LA VOCE DEL PADRONE
Ho l'impressione che i giornalisti a volte non facciano altro che limitarsi a scrivere in un italiano migliore i comunicati stampa delle aziende. E quando, grazie a quell'internet che tanto vi entusiasma, l'accesso a quegli stessi comunicati stampa sara' disponibile on line per tutti, cosa farete voi giornalisti?
Carlo

GUERRA SENZA SENSO
Alla luce di questa ennesima guerra priva di fondamenta..... ma piena d'interessi economici..... e visto che diverse nazioni, anche molto vicine a noi, fortunatamente hanno capito che lanciare bombe non è la cosa più giusta; vi invito di nuovo tutti quanti a fare il "vostro dovere" a questo indirizzo: Emergency E' un'appello lanciato dal "mitico" Gino Strada contro lo scatenarsi di una nuova proprabile guerra. sicuramente non cambiereamo nulla ma..... non si sa mai; l'unione fa la forza !!!!! Di nuovo un saluto a Gino Strada e un GRAZIE per tutto quello che fa.
Federico

Una considerazione (personale) a margine. Ho letto che jet americani hanno bombardato Bassora. Ricordo Bassora. C’era fumo quando l’ho vista, la prima citta’ irakena partendo dal Kuwait. Anche allora bombardamenti. Lutti e rovine. Mi pare tutto come allora, undici anni fa. E mi spaventa.

GLI INVIATI E LE STAR
Ho visto un ‘Porta a porta” dedicato agli inviati di guerra. Prima considerazione: e che c’entrava Lilli Gruber? E’ mai andata in guerra? Non mi pare. Seconda considerazione: e che c’entra la Ferilli con la povera Cutuli? Vi sembra che si somiglino? Non mi pare.
Caterina D.

DA NORD A SUD
Trento. E' morto, centenario, il caporale Adolfo Giovannini. Non degli alpini, pero', ma dei Kaiserjaeger, i cacciatori dell'esercito austroungarico di cui era l'ultimo superstite. Se Giovannini avesse sparato meglio, a quest'ora Bossi romperebbe le scatole a Cecco Peppe e non a noi italiani.
Palermo. Condannato in appello un industriale – tale Cavallotti - che s'era messo d'accordo coi mafiosi per spartirsi gli appalti. In primo grado era stato assolto perche' "obbligato". I giudici di secondo grado hanno accertato che invece era consenziente.
r.o.

PER CAPIRE
Nel 1840, serve piu' Marx o serve piu' Dickens? (Siamo nel 1840).

QUELLA “PROFICUA” MISSIONE ARCOBALENO
Una ventina di inviti a comparire sono stati inviati dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari a gran parte degli indagati nelle indagini sulla missione Arcobaleno, compiuta dalla protezione civile in Kosovo. Il pm inquirente, Michele Emiliano, ha invitato gli indagati a sottoporsi ad interrogatori che cominceranno il 5 ottobre prossimo presso gli uffici della Digos della questura di Bari. A quanto si e' potuto sapere, nel voluminoso invito a comparire vengono notificati agli indagati tutti i capi d' imputazione. L' inchiesta sulla Missione Arcobaleno fa riferimento all' operazione umanitaria voluta nel '99 dal governo D' Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato per scacciare le truppe serbe dell' allora leader serbo Slobodan Milosevic. L' indagine riguarda presunte irregolarita' sia nella gestione della missione Arcobaleno sia nelle forniture delle divise dei vigili del fuoco e del personale della Protezione civile attraverso la societa' 'no profit' Cesar che, secondo l' accusa, avrebbe fatto capo a uomini della Protezione civile. Alla societa' Cesar aderivano - secondo l' accusa - diverse aziende che volevano fornire (e alcune ci riuscirono) le divise aggiudicandosi appalti per svariati miliardi di vecchie lire. Newseuropa

Ho seguito da vicino la missione Arcobaleno. Ne conosco problemi e deviazioni, ma va anche dato atto a tutti quei volontari che hanno messo l’anima nell’operazione umanitaria.Non sarebbe giusto cancellare tutto.

VENDESI APPARTAMENTO: VECCHIO COMPRESO
"Vendesi casa occupata da usufruttuario 75enne": seguono localita', metraggio e prezzo. Offerta conveniente, se non ci fosse quell'usufruttuario. Ma per fortuna ne ha per poco, accenna pudicamente quel "settantacinquenne" buttato la' fra una cosa e l'altra. Il cartello e' a pennarello, eccetto il "vendesi "prestampato; anche il numero da chiamare e' un telefonino, dunque non c'e' di mezzo un'agenzia. Chi sara' il venditore? Il vecchio - o la vecchia - a che titolo e' usufruttuario? I vedovi in genere hanno l'usufrutto, finche' campano dell'appartamento del coniuge prima che vada ai figli. Sara' questo il caso? L'appartamento poi e' piccolo, di mezza periferia; come vivra' il vecchio? Andranno a trovarlo ogni tanto? E - e' un quinto piano – ci sara' l'ascensore? Ce la fara' a uscire ogni giorno? E perche' hanno messo il cartello qua in centro, se la casa e' in periferia? Forse non vogliono dirlo al vecchio, forse ne hanno parlato tante volte e lui, duro: "Io voglio morire qua, dov'e' morta vostra madre!". ("Ma papa', ti tratterebbero benissimo, la' in quella villa che abbiamo detto...". "Dove voglio crepare lo decido io!"). Non e' per cattiveria, e' che proprio non ce la si fa piu' a campare. Lo sai quanto costa un figlio a scuola, oggigiorno? Io passo via per la mia strada, rimuginando - ma gia' e' alle mie spalle - sul cartello e forse in questo momento il vecchio si sta facendo il caffe' da solo, su al quinto piano, bofonchiando qualcosa e il figlio e' fermo al semaforo pensando a come pagare la scuola per il bambino e una coppia di sposini sta facendo il numero per sapere se sono dilazionabili quei centomila euri dell'avviso che hanno letto ieri. E la grande citta' gira, gira...
Riccardo Orioles

Thursday, September 26, 2002

ALLARME BOMBA
Telefonata anonima verso le 13.00 al call center de Il Messaggero che ha sede presso la società Caltanet di Roma. ''C'è una bomba''. Le forze dell'ordine arrivate presso la sede Caltanet a via di torre Spaccata 172, hanno messo sotto controllo le linee del centralino. Non è ancora chiaro a cosa si riferisse la segnalazione. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che si trattI di un'allarme bomba alla sede de Il Messaggero di Roma a via del Tritone. La segnalazione arriva dopo il ritrovamento di due ordigni collocati durante la notte nei pressi della sede della Prefettura e dell'Associazione degli Industriali di Nuoro.

IL PESTO ALLA GENOVESE
Dallo spettacolo di Beppe Grillo «La verità del 2002»:Montecitorio: «In Parlamento siedono 56 pregiudicati, sembra di entrare in una comunità di recupero. Una volta era il politico, che se aspettavi un po' diventava un pregiudicato. Adesso è il pregiudicato, che se aspetti un po' diventa un politico».G8. «Dopo il G8, Genova non è più la stessa. Il pesto alla genovese ora ha un significato diverso da quello di prima».
Laura

Le migliori (e piu’ feroci) battute dello spettacolo di Grillo sono gia’ in Dossier.

QUANTE TRAGEDIE: CHI MI SPIEGA PERCHE’?
Ciao Pino, tra una pausa e l'altra dello studio di estetica, in cui si tratta di temi come il bello e il sublime, vengo qui a leggere un po' di cose brutte! Già tante brutte notizie e tutte insieme, non c'è molto tempo per soffermarsia riflettere... una cosa però l'ho dedotta: nella maggior parte dei casi sono gli uomini a perdere la testa e fare pazzie. perchè? forse perchè le donne sono più abituate a lasciarsi andare ai forti sentimenti e convivono più facilmente con le tragedie quotidiane, mentre gli uomini non ad accettarle... a parte le madri vittime della depressione post parto (sempre che sia realmentecosì), ci sono uomini che ammazzano ex mogli, figli, amanti delle proprie compagne, si ammazzano tra loro... c'è uno psicologo che ha voglia di spiegarmelo? (anche se detesto gli psicologi)!
Diana

LE TRE LEGGI, ORA
Un computer non puo' recare danno a un essere umano ne' puo' permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere umano riceva danno. Un computer deve obbedire a ordini impartiti da un essere umano, purche' non contravvengano alla Prima Legge. Un computer deve proteggere la propria esistenza, purche' tale autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.
Riccardo Orioles

LA COLLEZIONE DI STELLE
In sogno, Dio apparve al Cavaliere. Questi lo riconobbe subito, perché il Signore era esattamente come lo raffiguravano, col tunicone e la gran barba bianca. «Sono venuto a trovarti», fece Dio, «per farti capire come la tua smodata ambizione, la tua inesauribile sete di potere siano assolutamente ridicole. Anche se tu conquistassi l’universo intero, resteresti sempre un nulla. L’universo, figlio mio, è finito».«In che senso?», domandò il Cavaliere. «Ora te lo spiego», rispose Dio. «Immagina che io possegga una collezione di migliaia e migliaia di bottiglie di champagne. Ne ho stappata una, e quello che chiamate big bang non era altro che il rumore del tappo che saltava, ho riempito un bicchiere, e ora sto per berlo. Le stelle che i vostri astronomi vedono nascere e morire sono semplicemente le bollicine che si formano e scoppiano. E tu sei dentro quel bicchiere e quel bicchiere è il tuo universo. Ma appena avrò bevuto il mio champagne, il vostro universo scomparirà. Hai capito?». «Perfettamente», rispose il Cavaliere. «E quanto mi verrebbe a costare questa vostra collezione?».
Da Federico Marini

NON SONO IO CHE SONO RAZZISTA...
L’altro giorno un camionista mi ha tagliato la strada. Io non voglio generalizzare, ma i camionisti mi stanno proprio sui coglioni. Non che io sia razzista: a me, i razzisti, fanno schifo! Per carità, solo che ebrei, musulmani, cristiani, testimoni di geova, buddisti, shintoisti, maroniti, gesuiti, motociclisti, automobilisti, pedoni, atei, comunisti, fascisti e zingari, proprio non li sopporto. Oh... sì, certo, non reggo neanche i bambini, i giovani, gli anziani, quelli di mezza età e i vivi. Neanche quelli che vanno in discoteca e quelli che frequentano i centri sociali. Non parliamo nemmeno di quelli che fanno colazione al mattino! Magari posso dare l’impressione di essere un pochino intollerante, ma vi assicuro che non è così, anche se i bianchi, i neri, i gialli, i rossi, i meticci, la coppie miste, le coppie di fatto, le coppie di fatti, i maritati e i single non godono delle mie simpatie. No, davvero, non credo di essere discriminante se odio i nani, gli alti, i minorati ed i normali, chi non lavora e chi è occupato. Anche i condomini li sterminerei volentieri. In altre parole, sopporto solo l’unico inquilino di casa mia. Lui la pensa proprio come me. Solo che anche lì, non riesco proprio a sopportare quella faccia da cazzo che si affaccia nello specchio tutte le mattine quando mi faccio la barba!
Il R-esistente

mangosi
ACID CAMERA di Roberto Mangosi

AMNESTY E LA GUERRA
Tutto fila liscio. Cartellina plastificata stracolma di brochure e comunicati stampa. Organizzazione impeccabile. Una sala illuminatissima, sedie comode su cui poggiare blocco e penna e attendere l’inizio della conferenza stampa (24/09/02) per la presentazione di uno spettacolo teatrale per la lotta alla discriminazione razziale, organizzato dal Teatro Stabile di Formello e sostenuto da Amnesty International. ‘’L’isola degli schiavi’’ di P.C. de Marivaux. Lodevole iniziativa. Il buonismo si aggira su tutti noi. Felici di prendere finalmente parte ad una iniziativa che abbia senso, dove arte e sociale si incontrano. ‘’Dal 1963 combattiamo per il rispetto dei diritti umani’’ dichiara Paola Cutaia, direttrice della sezione italiana di Amnesty International. ‘’Siamo convinti che tutti hanno diritto alla vita, ci siamo mobilitati per i diritti dei rifugiati, contro la pena di morte e mai come in questo periodo storico così tragico Amnesty e le sue battaglie umanitarie assumono un’importanza fondamentale’’. Ottimo. Amnesty è Amnesty. E’ quella che mi ha fatto conoscere la battaglia sociale sui banchi del liceo, emozionare per la storia di Leonard Peltier (nativo americano, detenuto negli Usa per crimini non commessi), e tappezzare il mio zaino sporchissimo con adesivi con la torcia avvolta in un filo spinato. Amnesty è Amnesty. Iniziano le domande dei giornalisti: ‘’L’isola degli schiavi.. si può fare un paragone con Cuba? Cosa fa Amnesty per Cuba?’’. La Cutaia rimane immobile. Non risponde, lancia uno sguardo di aiuto al direttore della comunicazione di A. che si alza e inizia a parlare:’’ lottiamo contro la pena di morte..abbiamo raggiunto buoni risultati…’’. ‘’Ma come? - ribatte la giornalista -, lo scorso anno ci sono state esecuzioni?’’. ‘’No’’, dice lui. ‘’E invece sì per fucilazione..’’. Gelo e silenzio. E’ il mio turno. Domanda sul futuro di Amina. La Cutaia ancora una volta non risponde (perché? non ha studiato i dosseir???), passa la palla al direttore della comunicazione… Altra domanda:’’quale è la posizione di Amnesty su un probabile attacco all’Iraq?’’. Di nuovo gelo. Cutaia e l’altro si guardano. Mi guardano. Leggo nei loro occhi: ''cos’è un affronto…?''. Attimi di silenzio. La risposta: ‘’non rilasciamo dichiarazioni, non abbiamo ancora preso una decisione’’. Eppure a me sembra così scontato. Si può dire ''no'' o ''sì'' alla guerra, ma non si può rispondere ‘’usate la forza solo come ultima risorsa’’. Perché è questa la risposta ufficiale di Amnesty diffusa in un comunicato stampa del 25/09/02 Documenti
Laura

L’URL(O) DI MARILYN
Mi sembra di aver capito che ti piaccia.... o comunque sul tuo sito c'è una ricca sezione su di lei. Quindi ti segnalo questa url dove puoi ascoltare la sua voce: La voce di Marilyn
l.b.

Grazie, la tribu' apprezza molto.

Wednesday, September 25, 2002

IL MONDO DI WOODY ALLEN/ 5
41. I cattivi hanno capito qualcosa che i buoni ancora non hanno capito.
42. Tu mi dai fastidio perche' ti credi tanto un Dio. "Beh, dovro' pur prendere qualcuno a modello a cui ispirarmi, no?"
43. Il mio grado nell'esercito? Ostaggio, in caso di guerra.
44. Il mio primo film era cosi' brutto che in sette Stati Americani aveva sostituito la pena di morte.
45. Domattina alle sei saro' giustiziato per un crimine che non ho commesso. Dovevo essere giustiziato alle cinque, ma ho un avvocato in gamba
46. Gli intellettuali sono come la mafia. Si uccidono fra di loro.
47. Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo. Ma non ce l'ho. Sono la stessa cosa due messaggi negativi?
48. Non e' che ho paura di morire. E' che non vorrei essere li' quando questo succede".
49. La maturita' di una persona non si misura dall'eta', ma dal modo con cui si reagisce svegliandosi in pieno centro in mutande.
50. Nixon era un bravo Presidente, pero' quando usciva dalla Casa Bianca il servizio d'ordine contava l'argenteria.
(segue)
L’ULTIMO DRAMMA DELLA DISPERAZIONE
Mi diranno, me l'hanno già detto che si è consumato un altro dramma della disperazione. Morire davvero quando la morte ti vive accanto giorno per giorno, consumandoti, senza mai arrivare davvero a colpirti. I figli malati sono quei corpi statici, immobili su un letto, oppure quelli occhi che guardano in un mondo che tu non conosci, al quale non ti puoi avvicinare, e i medici ti dicono che comunque quella è vita, perchè si respira, perchè il cuore pompa, perchè la macchina, ancora funziona. Non si può parlare di Eutanasia, pare sia molto volgare, molto poco Cattolico, molto poco conveniente. Meglio dolersi di un padre che decide di amare suo figlio così, volando, senza scordare di provare umana pietà. Non si può e non si deve uccidere il figlio imperfetto, ma si può fare in modo di non farlo nascere, basta abortirlo quando un esame medico ci dirà... " Mi spiace, signora! Il suo feto è malato!" Già, perchè chiamarlo feto, fa meno impressione che chiamarlo bimbo o figlio... Ma anche la scienza dell'uomo non è perfetta e così a volte nascono bellissimi bambini che si sviluppano fisicamente perfetti, salvo poi vivere senza mai vivere fino a diventare grandi, nel silenzio indiviso della loro esistenza. E se si è madri si sta a guardare, chiedendosi sempre più spesso dove stia tuo figlio, cosa stia pensando, avendo spesso il dubbio che un pensiero possa esistere dietro quei visi immobili, senza espressione. E a volte le madri odiano, si odiano al punto di non reggere più al dolore, e persino al rimorso d'averne creato tanto, e per codardia, si abbandona il figlio immobile in quello stesso letto e si sceglie di morire, dopo aver fatto il bucato e messo ad asciugare i panni del bimbo, e chi resta si domanda perchè non l'abbia portato via con se. E poi ci sono altri casi, e altri momenti... Non stai bene e vai dal medico...Ti dice che entro cinque anni sarà una gran fortuna se sarai colto da infarto durante la notte, e si augura che ti venga risparmiato il periodo da larva al quale andrai incontro entro e non oltre i prossimi cinque anni della tua vita. Allora ci si chiede perchè non si abbia il diritto di scegliere quando dire basta, per risparmiare non tanto te stesso ma chi ti ama e sarà là al tuo fianco giorno dopo giorno a vederti consumare, incapace di muoverti e parlare, e sempre con lo stesso dubbio, la stessa domanda... Dove stai andando? Dove sei? E il calvario inizia da prima. Da molto prima.... Ogni volta che si fanno delle cose insieme, persino una passeggiata, o si ascolta una canzone e la si canticchia a voce bassa, o si sta semplicemente bene in compagnia. Il tuo mondo si ferma per un attimo... E domani? Quando sarà? Nessuna condanna per chi staccherà la spina, per chi l'ha staccata persino volando.
Senza firma
CINQUE TUNISINI SCAPPANO DALL’OSPEDALE
Oggi cinque di quei tunisini sbarcati a Scoglitti sono scappati dall’ospedale. Tecnicamente sono clandestini e avrebbero dovuto essere controllati. Sulla vicenda ecco il servizio che uscira’ domattina su. L'Unita'.

Ottima, la Bossi-Fini. Quella che segue è l’ennesima cronaca delle guerre pacioccone del governo di centro destra contro la “calamità” dell’ immigrazione. Un’emittente privata di Vittoria, Tele Città Val- d’ Ippari, martedì sera ci ha fatto sopra un bel servizio (benedetta concorrenza televisiva). Il fatto si commenta da solo: cinque ammalati “clandestini” tunisini si sono staccati le flebo e sono scappati. Uno dei cinque – dice adesso il primario di medicina interna, Filippo Foresti, che ne aveva in cura quattro -, “ha una malformazione cardiaca dalla nascita, ma non lo sa”.
Saverio Lodato Tutto il servizio in Dossier.

CARTELLINO ROSSO
Per il presidente Berlusconi e il suo governo. Presto gli italiani si accorgeranno del bidone dato da persone potenti che remano contro l'Italia e a favore dei soliti ricchi che diventeranno sempre più ricchi e il pianeta e la società proseguiranno sempre più verso il degrado, attualmente in essere. Non esistono più e non esisteranno mai più i "Tribuni della plebe".
Carlo Zeuli

LA DROGA IN CAMPANIA
Il problema tossicodipendenza a Santa Maria Capua Vetere dilaga a macchia d'olio. Le piazze principali della cittadina pullulano di persona con la mente annebbiata dai fumi delle sostanze psicotopre.L'utenza del Sert locale è aumentata del 40% di cui lo 0,5% è composto da extracomunitari. I pesci piccoli dello spaccio sostano in piazza Mazzini, in piazza Matteotti, nel parco giochi di via Giovanni Paolo I. I preposti alla vendita della droga di solito fungono le funzioni di parcheggiatori e, nelcaso di piazza Matteotti, alcune volte vendono la "roba" allo studente universitario di turno sotto lo sguardo di "onesti cittadini". Gli spacciatori,anzi le spacciatrici di via Giovanni Paolo I,invece, hanno trovato un modo più dolce per vendere la mercedeponendola nella carrozzina dei loro figli ed ilcompratore deve solo avvicinarsi con la scusa di carezzare il piccolo. Lo spacciatore locale, inoltre,il più delle volte si rifornisce presso il Sert localedel metadone(un a droga sintetica che servirebbe a far guarire dalle tossicodipendenze), prendendolo con la scusa dell'uso personale, e lo rivende ad altri amici. Il vero problema,però, non sono tanto i preposti alla vendita quanto coloro che pgli procurano la roba rimanendo persone dalla forte moralitàagli occhi della comunità che non si chiedecome mai,persone che fino a poco tempo fànon possedevano un euro adesso si comprano ville ed auto di lusso. Gli stessi ben pensanti che caso mai, quando il tossicodipendete di turno tenta di sposgliarsi nel corso di una messa presso il duomo grida allo scandalo ed alla vergogna senza preoccuparsi di prestare aiuto morale e materiale ad una povera vittima della felicità artificiale.
Romilda Marzari
LE NOTIZIE TERRIBILI
Ha sparato alla moglie, nell'aula del Tribunale che doveva sancire il loro divorzio. E' accaduto a Varese, l'uomo, Rosolino Daiello, 62 anni, ex carabiniere, originario di Palermo, ha estratto una pistola e ha sparato 4 colpi su Cosima Granata, 49 anni, uccidendola, proprio mentre era davanti al giudice. L’arma e’ sfuggita al metal detector.

Una lunga lotta solitaria contro la malattia del figlio e poi lo sconforto sfociato in tragedia. Un padre, consumato dalla malattia del figlio, che era legato alla vita solo da un respiratore, ha deciso di farla finita: si è gettato, con il bambino di nove anni in braccio, dalla finestra della sua abitazione, al terzo piano. Così, nella serata di martedì scorso, i due sono morti, nel cortile interno della palazzina, alla periferia sud di Parma.
mangosi
ACID CAMERA di Roberto Mangosi

A UNA SVOLTA IL GIALLO DI ARCE
C'è un indagato per l'omicidio di Serena Mollicone, la studentessa di 18 anni, di Arce, uccisa il 1 giugno dello scorso anno. Un giovane carrozziere è al centro dei sospetti degli inquirenti, mentre due suoi amici sono accusati di favoreggiamento. Avrebbero aiutato a trasportare il corpo di Serena Mollicone, uccisa forse a csa del giovane, nel bosco dove è stata ritrovata.
Angela N.

GETTIAMO LE BASI
Segnalo alla tribù questo sito, stimolante per i contenuti (anche se in gran parte ancora in costruzione) e lodevole dal punto di vista grafico e di navigazione.
gettiamolebasi
Laura

IL MONDO DI WOODY ALLEN
31. L'ultima volta che sono entrato in una donna e' stato quando ho visitato la Statua della Liberta'.
32. Lei: "Lo sai che cos'e' l'invidia del pene?". Lui: "Se lo so? Io sono uno dei pochi maschi che ne soffre..."
33. Io sono un tipo all'antica. Non credo alle relazioni extraconiugali.
Credo che ci si dovrebbe accoppiare a vita come i piccioni e i cattolici
34. Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo.
35. Ho un solo rimpianto nella vita: di non essere qualcun altro.
36. Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una.
37. Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'auto spinta da due tizi.
38. "Baci da Dio!". "Beh, si'... Lui ha preso tante cose da me!"
39. Quando ero piccolo i miei genitori mi volevano talmente bene che misero nella culla un orsacchiotto vivo.
40. Recentemente ho letto la Bibbia. Non male, ma il personaggio principale e' poco credibile.
(prosegue)

Tuesday, September 24, 2002


LA DISCARICA DI PITELLI
caro Pino, chi ti scrive è il Comitato Difesa Ambiente di Pitelli (La Spezia) che da anni denuncia i disastri ambientali compiuti sul territorio spezzino. Ci siamo conosciuti alla manifestazione che i Comitato ha fatto contro il disastro della discarica di Pitelli sul golfo dei poeti alla Spezia e ci avevi promesso un tuo aiuto giornalistico che poi si è verificato puntualmente., Ma però abbiamo visto il tuo sito con numerose notizie ma di Pitelli niente. Ti ricordiamo che nel frattempo numerosi sono i documenti approvati dalla Commissione Parlamentare d'Inchiesta a Roma, (interessante l'audizione del dott. Franz titolare dell'inchiesta), c'è un processo in corso alla Spezia con 34 rinvii a giudizio per disastro ambientale tra i quali numerosi politici ancora oggi in carica. Ti chiediamo di aiutarci perchè come ben sai il silenzio della stampa su questo caso di enorme gravità aiuta gli inquinatori , la massoneria e le ecomafie.

Vi ho sempre nel cuore e seguiro' con attenzione l'inchiesta. Intanto nel sito e' riassunta la storia di Pitelli. La potete trovare, insieme a un discorso piu' ampio sul traffico di sostanze nucleari in Professione Reporter. E' il testo del servizio che ho fatto per Tg1 speciali, quando sono partite le indagini.

I NUOVI DANNATI
Eravamo insieme, qui a Scoglitti, ad aspettare e cercare i corpi dei disperati. Mi piace proporvi il racconto scritto da un collega molto bravo, che uscira' domattina (adesso e' notte) sul suo giornale. Questo e' il primo brano. Il resto lo trovate in Dossier.

La chiamano la legge del mare, e per farla rispettare ci sono uomini che ogni giorno rischiano di persona. Appena oltrepassata la barriera frangiflutti, proprio il mare ci riserva un’accoglienza forza cinque. Ma imbarchiamo solo un po’ di schiuma. E’ tornato a splendere il sole, ma il mare, da che mondo è mondo, ha i suoi tempi, i suoi ritmi. La pilotina è agile, veloce. Solo che il servizio di perlustrazione per la ricerca cadaveri impone velocità bassissime, per scrutare fra le onde, riuscire a captare quegli impercettibili segnali che possono rivelare la presenza di un corpo in mare, essere pronti ad anticipare la rapidità delle correnti che possono vanificare facilmente il lavoro di intere giornate.
Saverio Lodato L'Unita'.

IL CICLONE GRILLO
Non resta che andarselo a vedere in piazza, un po' in tutte le piazze, dove Beppe Grillo ha ripreso a portare il suor cabaret itinerante, dal momento che in televisione, in questa televisione, non ha nessuna voglia di rimetterci piede. E nessuno lo ospiterebbe. Uno spettacolo che sta entusiasmando il pubblico come pochi, continuamente riadattato ai luoghi in cui arriva e all'attualità che incalza, tra qualche eccesso oramai da santone, ma quasi sempre irresistibile, tagliente, contro tutto e contro tutti. «Grazie di essere venuti» ha detto Grillo alla ripresa della stagione, nella stracolma Piazza della Loggia di Brescia, - vi ringrazio anche a nome dei miei sei figli, a cui con metà incasso garantisco un futuro. Con l'altra metà, lo garantisco ai miei avvocati: ogni quindici giorni ricevo una denuncia, ogni sei mesi sono in tribunale per un processo». In effetti, pur con l'attenuante della satira, Grillo ci va giù pesante. Noi riportiamo alcuni dei passaggi più divertenti del lungo monologo, di cui ovviamente non condividiamo tutti i contenuti. Ma Grillo e così: non si può addolcire.
da Diana Il monologo di Grillo in Dossier.
SCOOP: LA CORRISPONDENZA SEGRETA FRA BUSH E BERLUSCONI
Esclusivo. Siamo venuti in possesso del carteggio tra Berlusconi e Bush mentre soffiano i venti di guerra contro l'Iraq.
Prot. n. 0001/bis/ From: Silvio B./To: George B./R I S E R V A T O
Caro George, com'è nel mio costume faccio una precisa scelta di campo e mi schiero al tuo fianco. Hai un nuovo, grande alleato nella difficile guerra contro i terroristi dell'Ira. Fammi sapere quando si comincia e cosa devo portare. Ciao. Silvio B.
Pres. of U.S./From: George B./To: Silvio B./ONLY FOR YOUR EYES
Caro Sivio, grazie per la tua offerta. Purtroppo l'Ira non è tra gli obiettivi: l'Irlanda del Nord è troppo piccola e più di duemila bombe non riusciamo proprio a farcele stare. Ne ho settantacinquemila da smaltire! Sarà perla prossima volta. George
Prot. n. 0002/bis/ From: Silvio B./To: George B./R I S E R V A T O
Amico George, ti chiedo scusa, ho fatto confusione coi nomi. È che qua devo fare tutto io: governo, esteri, sport, giustizia, fiori, cucinare... Volevo dire Iran! Per questa importante battaglia di libertà consentimi di offrirti esercito, marina, aviazione e guardia di finanza. Anzi, comincerei da questi ultimi, anche in prima linea. Che ne dici? Silvio.
Pres. of U.S./From: George B./To: Silvio B./ONLY FOR YOUR KNEES
Caro Silvio, cos'è questa storia dell'Iran? La Cia, che legge tutte le mie lettere prima di me, è andata su tutte le furie. Dice che l'Iran è un obiettivo così segreto che ne sono a conoscenza solo quelli che contano davvero. Io infatti non ne sapevo niente! Credevo stessimo per attaccare l'Iraq. Attendo spiegazioni. George
Prot. n. 0003/bis/From: Silvio B./To: George B./R I S E R V A T O
Giorgino, Giorgetto, Giorgiuzzo, perdonami ancora. Iran, Iraq, Irac o Irak, di geografia non ci capisco un cazzo. Attacca quello che vuoi, a me preme solo esserti amico. Se non vuoi soldati, meglio. Sai com'è, gli italiani odiano morire in battaglia, preferiscono schiantarsi in autostrada. Ma ti propongo i più entusiasti anchor man per aiutarti a convincere il paese: Mike Bongiorno, Iva Zanicchi, Raimondo Vianello... Scegli chi vuoi. Silvio B.
Pres. of U.S./From: George B./To: Silvio B./ONLY FOR YOUR PEAS
Caro Silvio, lascia perdere. Purtroppo neanch'io di geografia capisco granché. È un 'ora che cerco il tuo paese sulla carta geografica e non trovo niente. Sarà che è un po' imprecisa (sono quelle che usiamo per bombardare) ma non mi raccapezzo proprio. Insomma, chi cacchio siete? George
Prot. n. 000... [SCUSATE NON RIUSCIAMO A CONTARE OLTRE IL 3]/From: Silvio B./To: George B./R I S E R V A T O
Giorgio, permettimi di colmare questa tua lacuna. Ho già provveduto a inviarti (e già che c'ero anche a tutto il popolo americano) il mio libro "L' Italia che ho in mente", con tanto di carta geografica grande grande, di quelle che usavo da Vespa. Scoprirete che non siamo solo pizza e mafia: oggi siamo pizza, mafia e risotto alla milanese. PS In cartina vedrai strade, autostrade e ponti bellissimi che purtroppo non ho ancora completato. E' che sono incasinato: Nobel, Cirami, Nesta... A prestoSilvio B.
Pres. of U.S./From: George B./To: Silvio B./ONLY FOR YOUR TITS
Caro Silvio, questa è l'ultima lettera che ti scrivo. La Cia mi invita a non perdere più tempo con te. Dice che non abbiamo bisogno di niente, né di soldati, né di enciclopedie, né di aspirapolvere. Mi spiace, perché eri simpatico. PS Scusami anche per no n aver capito subito dov'è il tuo importante paese. È che lo cercavo in Sudamerica. Non so perché, ma conoscendoti avevo avuto questa impressione. George
da Alberto Stracuzzi

CONTRO LA DISCIMINAZIONE RAZZIALE
La scena che segue si e' realmente svolta su un volo della compagnia British Airway fra Johannesburg e Londra.Una donna bianca, di circa cinquant'anni, si siede accanto a un nero. Visibilmente agitata, chiama la hostess. "Qual e' il suo problema, signora?" chiede la hostess."Ma non vede?", risponde la signora, "mi avete messo vicino a un negro. Non sopporto di restare a fianco di uno di questi schifosi. Datemi un'altra poltrona". "Per favore, si calmi", dice la hostess, "quasi tutti i posti sono occupati. Vedro' se c'e' un posto disponibile". La hostess si allontana e ritorna alcuni minuti piu' tardi."Signora, e' come pensavo, nella classe economica non ci sono piu' posti liberi. Anche il comandante me l'ha confermato. Pero' c'e' ancora un posto in prima classe". Prima che la donna possa fare il benche' minimo commento, la hostess continua:"Nella nostra compagnia e' del tutto insolito permettere a una persona in classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante trova che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a stare seduto vicino a una persona tanto sgradevole". E rivolgendosi al nero l'hostess gli dice: "Dunque, signore, prenda il suo bagaglio a mano perche' una poltrona di prima classe l'attende". E tutti i passeggeri li' attorno che, scioccati, assistevano alla scena, si alzarono e applaudirono. GIORNATA MONDIALE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE Anche tu puoi fare qualcosa. Comincia con l'inviare questo messaggio a tutti i tuoi amici.
da Federico Marini

E NON CHIAMATEMI SIGNORA!
Abbasso il bon ton, quello che ha imposto di chiamare tutte le donne ''signora''. Vestita da passeggiata serale con il cane, lascio i lustrini a casa, tuta e scarpe da ginnastica, capelli un po' qua e un po' là stretti dal mio elastico preferito. Un ragazzo mi chiede se ho da accendere. ''Signora, mi scusi..''. Signora a chi???? Lo faccio accendere, gli do del tu e lui... ''Grazie signora...''. Mi rimetto in tasca l'accendino. Lo guardo male. Possibile che non lo vedi che non sono e non mi sento una ''signora''! Signora è mia madre, la madre dei miei amici, la mia vicina e quella signora alla quale cedo il posto sull'autobus. Mi capita sempre più spesso. ''Dica signora...''. Io odio quando mi chiamano ''signora''. Meglio un semplice ''dica...''. Cos'è? Ho paura di invecchiare? Non lo so, devo ancora capirlo. Ma nel frattempo, non chiamatemi signora!!!!!
L.

L’ULTIMA VIP (VERA)
La contessa Vacca. Era gia' molto out quando e' morta; degli ultimi amanti uno era molto avido e l'altro molto volgare; si poteva scherzare impunemente su di lei, anche in tivvu', e fare dei calembour"involontari" fra il suo cognome e mucca pazza. Morta in fretta, sepolta in fretta, aperta malvolentieri un'inchiesta per intromissione di un giudice francese (le correnti avevano trascinato il corpo oltreconfine), e chiusa rapidamente con un'assolutoria generale: degli eventuali omicidi, degli eventuali protettori, dei non eventuali interessi, di tutto il mondo politico "da bere" di cui era stata una stella. D'altronde i soldi di Craxi, con cui aveva avuto a che fare, a quest'ora saranno stati ingoiati da qualche crack di borsa in qualche parte del mondo: non erano dei buoni amministratori, quelli la', neanche per i soldi rubati. A parte le mine vaganti (ma roba vecchia: vent'anni) che certo bisognava individuare e disinnescare, di lei non importava piu' nulla a nessuno: ormai c'e' un'altra generazione di vip sulla scena, e anch'essi si credono immortali: Veline che avevano un anno quando lei era su Novella Duemila, manager che campavano ancora di stipendio quando i loro padroni - vent'anni fa - le sorridevano amabilmente uscendo dalla stanza delle tangenti. L'unica che ha avuto una buona parola e' stata la vecchietta dei fiori, nella bottega all'angolo: "Una signora cosi' gentile". Come sempre.
Riccardo Orioles

Monday, September 23, 2002

AUTO…CARTELLINO ROSSO
Ciao Pino il primo cartellino rosso lo merita Mauro Ripamonti, il motivo è che permette che brucino le donne in india, che venga lapidata Amina, che ci siano persone razziste e tutto ciò che, a pensieri e parole, considera non accettabile ma per cui si è sempre limitato ai pensieri e le parole. Non credo di essere la causa di tutto il male che affligge il mondo ma so che faccio ben poco per impedire che questo accada, e questo merita un bel cartellino rosso.
Mauro Ripamonti

Cartellino rosso a chi decide i palinsesti TV, a chi ci fa subire per ore e ore trasmissioni domenicali con matrimoni strappalacrime in diretta e vips "consiglieri d'amore". A chi chiama intrattenimento spettacoli avvilenti al limite del ridicolo. A chi cancella Biagi e manda in onda "Max e Tux". Un cartellone rosso infine a chi continua a parlare di informazione corretta e pluralista. Se qualcuno sa dove sia finita, per favore ce lo dica.
Ilaria

IL NASO DI MICHAEL JACKSON
Michael Jackson s'è fatto il naso nuovo, l'ennesimo. Il chirurgo plastico è in crisi, l'ultimo rimasto in catalogo è il modello elefante, gli altri sono già stati tutti adoperati. Jackson, leggo, s'è comprato anche la bara ma per smentire la teoria secondo la quale solo davanti alla morte siamo tutti uguali, l'ha comprata placata in oro. Uhm! Veramente Jackson sovverte la teoria anche per un altro motivo. Sarà l'unico che verrà rifiutato dai vermi. E' davvero TROPPO OGM ..... Non se lo mangeranno!
Vagotonica

FRASI STORICHE
Ho aperto un sito (chi non lo fa oggigiorno?, direte): Frasi storiche Perché "Frasi Storiche?" Siete mai sobbalzati nell'ascoltare il ragionamento genialmente logico di un bimbo, una frase "storica", il segno di neuroni freschi e iperattivi? Bè, ho pensato a questo spazio proprio per raccogliere testimonianze di questa intelligenza delle cose, delle persone e della vita. E per pensare a come potrebbe essere il mondo se a comandare fossero "loro".
Andrea B.
scoglitti
LA SOLIDARIETA'
Stasera i miei occhi hanno fissato una di quelle scene destinate a restarmi dentro. Al tramonto, intorno a questi scogli, affiorano dal mare due cadaveri. Ci sono le squadre di soccorso, ma i primi a gettarsi in acqua sono i tunisini, i compagni di viaggio di quei poveri corpi che galleggiano inanimati davanti una terra sconosciuta eppure cosi'[ desiderata come la Sicilia. Non si sono mai mossi dalla spiaggia i superstiti. Perche' se per noi sono numeri, quelli spariti sono nomi, facce, amici, fratelli. Una maniera per "ritrovarsi" dopo un sogno cullato insieme. Una solidarieta' che va addirittura oltre la vita. Quando parliamo di cultura, dovremmo stare molto attenti.
CARTELLINI ROSSI DI VERGOGNA
Investo tre grassi euro e novantacinque per acquistare un prodotto al supermercato. Testimonianza di un'epoca: mi colpisce la sua esistenza. Intanto un bel cartellino rosso alla generazione delle pillole. Il prodotto si chiama "NOI DUE", e sostiene di essere formulato con "tribulus terrestris". Spiegazione ulteriore in un riquadro: "+ vigore alla coppia". Ovviamente la vita di coppia è una tribolazione, ma lo sapevamo già e non credevo che qualcuno avrebbe estratto il problema per farne della chimica. In primo piano sulla confezione, si vede una coppia intenta a "tribulare" (transeamus). Esistono anche pillole per appiattire la pancia (ventre slim - pancia piatta), per disidratarsi (ti drena), per non mangiare (fame control), per decellulizzarsi (cellustop, con un significativo deretano femmineo in primo piano: un culo tondo e senza cellulite, per capirci); infine ci sono le pillolette per integrare sali minerali, magnesio, potassio e cromo (dopo di che si può viaggiare in autostrada anche di notte e con la nebbia). Mia nonna avrebbe detto, in sardo "su famini 'e su quorantatresi" (avessero provato la fame del 43...).
Valeria Noli

IN RICORDO DI UN CRONISTA CORAGGIOSO
Oggi sono 17 anni dall'omicidio di Giancarlo Siani, giornalista precario del Mattino di Napoli. Un pensiero per un bravo ragazzo.
Eddy Wolf
IL DRAMMA DEGLI IMMIGRATI
Ma almeno si avesse la decenza di tacere.... Un ministro che di fronte ad un’altra ventina di morti dichiara che " questa nuova tragedia è l'ennesima prova della ferocia delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani..." ... E chiede aiuto all'Europa. E noi dovremmo dire che certo, sì è vero... E' un dramma. Ma noi che è un dramma lo sappiamo, noi che per esempio invitiamo a disobbedire alla legge bossifini, ma loro? Penseranno davvero dopo aver disinfettato i vagoni dei treni usati dagli extracomunitari, o portato i maiali a pisciare nei parchi dove sostano gli extracomunitari...Loro lo sapranno che è una tragedia? Quando invitavano la marina militare a sparare su questi disperati, sapevano che era una tragedia? L'Europa ci aiuti! Giusto, molto giusto... Ma a quelli poi, chi li aiuta?
Rita

Durante la notte sono arrivato in questo posto sperduto che e' Scoglitti. Dicono che sia un luogo di vacanza. Certo quei poveri nordafricani non venivaano qui da turisti.

Sunday, September 22, 2002

GIORNALISMO ED ESPULSI
La domanda: ‘’cosa direbbe ad un giovane che le dice di voler fare il giornalista?’’
PAOLO MIELI: ‘’consiglierei di frequentare un’importante scuola di giornalismo ad esempio la Luiss dove io ho insegnato. Vedo un ottimo futuro per i giovani: il giornalismo italiano, a parte i problemi economici, sta vivendo un forte momento espansivo come teorie ed elaborazioni, ma è importante studiare…’’.
Espulso Paolo Mieli dalla frase che segue, simile al fischio stridulo emesso da un arbitro per fallo volontario.
ENZO BIAGI: ‘’gli risponderei non farlo se non è proprio necessario. C’è anche di meglio. Ma se per caso questa è la tua vocazione, credo non ci sia nessun mestiere che possa fare tanta compagnia ad un uomo’’.
(estratti da ‘’Voglio fare il giornalista’’ di Marina Martorano e Simona ….non riesco più a leggere il cognome appuntato su un foglietto..)
Laura

Personalmente sto in maniera sfacciata dalla parte di Biagi, un maestro.

SONO GIA' DIECI LE NUOVE VITTIME DELLA DISPERAZIONE
Non un naufragio, stavolta, ma un atto criminale , secondo le prime ricostruzioni. Le ultime vittime della disperazione sarebbero state gettate in acqua dagli scafisti, a trecento metri dalla riva, una distanza enorme specie per chi (come molti di loro) non sa nuotare. Continuano ad essere recuperati corpi e il bilancio, come e’ gia’ avvenuto la settimana scorsa a Porto Empedocle e in altre occasioni, aumenta con il passare delle ore. Per ora sono gia' dieci i morti. Una nuova tragedia, dunque, destinata ad assumere grandi proporzioni, avvenuta davanti alla spiaggia di Scoglitti, un tratto di mare aperto sul litorale ragusano. Le condizioni metereologiche oggi sono pessime. C’e’ un vento di scirocco e un mare forza quattro. La sciagura e’ avvenuta intorno alle 13. Alcuni testimoni hanno visto un’imbarcazione scaricare in acqua gli immigrati. Le operazioni di soccorso sono scattate con grande tempestivita’. Una cinquantina di superstiti sono gia’ stati recuperati, ma probabilmente (secondo le forze dell’ordine) molti altri sarebbero riusciti a fuggire, appena raggiunta la riva. Quattro clandestini sono in condizioni gravi, al limite dell’annegamento Uno e’ un ragazzo, di dodici-tredici anni. Gli immigrati dovrebbero essere tutti tunisini. Sicuramente e' tuinisino lo scafista, ha 27 anni, e' gia' stato arrestato. Una motovedetta lo ha bloccato nel golfo di Gela su un'imbarcazione, la "Bahar", di undici metri. Stava tornando indietro, tranquillamente, verso la nave madre che nonostante le ricerche non e' stata ancora individuata.

ULTIM’ORA: UN ALTRO NAUFRAGIO DI PROFUGHI
I CARABINIERI HANNO RINVENUTO A SCOGLITTI, IN PROVINCIA DI RAGUSA, I CADAVERI DI OTTO EXTRACOMUNITARI, PRESUMIBILMENTE CLANDESTINI. L'IPOTESI E' CHE SIANO STATI GETTATI A MARE PER RAGGIUNGERE A NUOTO LA RIVA. NELLO SBARCO, AVVENUTO IN CONDIZIONI DEL MARE AVVERSE CHE PERDURANO ANCORA, CI SAREBBERO ALTRI IMMIGRATI SOPRAVVISSUTI E CHE PER ORA NON SONO STATI INTERCETTATI. NON E' STATO FINORA TROVATO ALCUN RELITTO.

Per ora otto morti. Ma gia' avrebbero avvistato altri cadaveri, difficili da recuperare. Le notizie, appena arrivate da quella spiaggia sperduta della Sicilia, sono ancora frammentarie, ma c'e' gia' la certezza di ritrovarci di fronte a un'altra tragedia della disperazione. Altri morti. Altri profughi che perdono la vita inseguendo un sogno. L'unico dato confortante, lo dico a caldo, e' che per fortuna certi drammi fanno ancora notizia. Tutti, inviati qui a Palermo, abbiamo abbandonato un argomento sia pure serissimo come la mafia, per occuparci dei profughi. E' gia' qualcosa, in quest'epoca di assoluto egoismo. Occuparsi di un problema talvolta significa risolverlo: e' comunque importante prenderne atto, e povarci.

Saturday, September 21, 2002

VAGOTONICAMENTE
1. Troppo facile dare il cartellino rosso al nano! Quello lo prende ad interim, o honoris causa.
2. .... Me ne stavo isolata (confesso.....buttavo l'occhio al megaschermo...giocava la Juve....Sì, non sono perfetta... Ci stava una ragazzetta diciottenne, come mia figlia, che raccontava di punto cabrio e viaggi alle maldive ricevuti in dono per la maggioretà..... Vagotonicamente ho pensato...... C'è un senso anche quando si mettono i figli in lavatrice....
Vagotonica

MAFIA E RELIGIOSITA'
Cinque anni fa, giugno 97. Un frate francescano, Mario Frittitta, ha guai con la giustizia per la sua vicinanza con il boss Pietro Aglieri. Poi e’ scagionato e rivalutato. Padre Mario aveva solo convinto il boss a conventirsi davanti a Dio. Stamattina, domenica, lo sono andato a trovare nella chiesa di Santa Teresa lesionata dall’ultimo terremoto, alla Kalsa, cuore di Palermo, il quartiere di Falcone e Borsellino. Lui forse puo’ tentare di spiegare la presunta religiosita’ di un mafioso. Nino Giuffre', il vicere' della mafia, che ha crocefisso nel covo, che dice "Lumia e' stato salvato da Dio" e poi spiega il pentimento con la beatificazione di padre Pio. Si e' convertito? "Ci andrei piano - mi dice padre Mario -. Aglieri davvero ha preso la strada di Dio. Questo Giuffre' ancora no. Il crocefisso nel covo? Spesso e' credenza popolare, superstizione, niente a che fare con la religione. Per ora e' un pentimento giudiziario. Ma, a parte i malaffari, lui ha confessato dodici delitti. Di quelli si e' pentito con Dio?". Ricordo a Medellin, in Colombia, i giovanissimi killer del narcotraffico che dopo ogni assassinio andavano in chiesa a pregare. Anch'io ho molti dubbi.

LE BALENE A GENAZZANO
A chi non l'abbia ancora fatta, raccomando l'esperienza di Stradarolo, "laboratorio su strada" che si svolge a Genazzano e Zagarolo (direzione San Cesario/Fiuggi) ogni settembre. Caratteristica dell'iniziativa, a parte il pregio degli artisti, è quella di occupare i borghi antichi dei due paesi per un fine settimana ciascuno, dedicando tutti gli spazi utili a canto, musica, teatro, danza, contaminazioni. E' una scena totalmente aperta, sparpagliata per piazze, scorci, slarghi, cortiletti quasi privati e imprevedibilmente pubblici, nascosti eppure evidenti, chiusi eppure aperti... insomma: andateci, è bello. Io ci sono andata per caso nel 2000, e c'era un concerto breve, intimo, minimalista, di Gianmaria Testa. Eravamo in venti o trenta, seduti sui gradini, e lui là sotto, più in basso, incastrato in una radura di selci che a stento conteneva l'amplificatore e due sedie. Non avevo ancora fatto in tempo a riprendermi dall'emozione della cosa che già saltellavo dentro un travolgente ritmo popolare per i tasti di Ambrogio Sparagna, testimone un gruppetto dei suoi allievi di organetto (è una specie di fisarmonica). Ho impressa in mente, come sigillo di quella serata, un'immagine di trampolieri. Modulavano lo spazio di quest'arte fuori dal tempo, e davanti a loro sedeva Ugo Gregoretti, in mezzo al pubblico, con in mano un bastone da passeggio. Le spalle appena incurvate, il solito sorrisetto indelebile e uno strano modo di guardare le cose guardando sempre da qualunque altra parte. Oggi sono fiduciosamente tornata a Genazzano per salutare l'autunno del 2002, e stavolta la sorpresa si chiamava Francesco di Giacomo. Per chi non se lo ricordasse, è la voce del Banco del Mutuo Soccorso. Rodolfo Maltese e Maurizio Pizzardi, entrambi alla chitarra, lo seguivano a stento, trascinati più che - a tratti - ritmati da una voce che non può lasciare indifferenti. La gestione del timbro, la necessità di tenere il microfono lontano, l'inutilità dell'amplificazione e l'inibizione dello spettatore. Non si poteva cantare, seguirlo, imitarlo. Non era una pioggia di suoni, non era un diluvio di musica, non era una tracimazione sonora. Semplice: era più saggio tacere per non rischiare di perdere una virgola di questa voce pulita ai limiti del giallo, nitida come l'aria che annunciava la pioggia elettrica. Ma non ha piovuto fino all'ultimo applauso, dopo di che si è scatenato il finimondo d'acqua. Esattamente nel momento in cui Moby Dick ha deciso di riprendere la via verso casa.
Valeria Noli

CARTELLINO ROSSO: DOPPIO PER BERLUSCONI (PERO’…)
cartellino rosso per berlusconi perchè sono una girotondina, perchè non si governa addossando la colpa delle cose non fatte alle denunce dell'opposizione (tra l'altro è la prima volta che vedo la sinistra lavorare sul serio).
Diana

ma non mi puoi provocare così......e andiamo !!!! Il mio cartellino rosso non può che andare a Berlusconi e al suo Governo. Ma come si può dire che il disastro dell'economia italiana è dovuto al catastrofismo dell'opposizione? Come si può dire che la sinistra ha fatto regali elettorali a Confindustria e agli imprenditori? Che fine hanno fatto la tanto sbandierate promesse elettorali? Dovevamo essere tutti belli, ricchi, con una casa, con un lavoro, con un figlio da adottare (ricordate lo slogan "Adozioni più semplici per tutti"), ecc. ecc. Caro Silvio, consentimi di dire che non stai rappresentando 56 milioni di persone, stai rappresentando solo te stesso. Ma che vuoi in più: ha risparmiato milioni di euro con la legge sull'eredità, ti stai facendo la piazza sul mercato estero essendo Ministro, anche, degli Esteri, sei amico di Bush, stai risolvendo i problemi con la Giustizia........sei amico di qualcuno che non ha proprio la fedina penale pulita, Caro Cavaliere, il mio CARTELLINO ROSSO è per lei. Il prossimo sarà per CONFINDUSTRIA !
Federico M.

Il mio cartellino rosso e’ decisamente per D’Alema. Perche’ se Berlusconi e’ andato al governo la colpa e’ solo sua. E di tutti gli “inciuci” che hanno fatto.
Gabriele N.

LA NORMALITA’ DELLA TRAGEDIA
*Ripulire il mondo, sterminare... Uccidere a sbrangate....* E' accaduto spesso, ma ora pare sia un desiderio più comune. Non ho mai diviso il mondo in buoni e cattivi, credo esistano solo i secondi, e i primi siano solo quelli che alla fine diventano Santi, ma suddivido il mondo in civili e incivili. Sai cosa non mi piace? La pacatezza con la quale si trattino certi argomenti, mi sembra tutto così quasi "usuale".... Come se fossero fatti ormai ai quali siamo troppo abituati.... Come se fossimo assuefatti alla morte persino a quella insensata. Barboni uccisi, bimbi uccisi in lavatrice, gettati dalle finestre, innocenti uccisi da pirati della strada, stermini di massa in nome di un Dio o di un altro Dio.... Ci incazziamo giusto il tempo di far notare quanto siamo incazzati e poi ritiriamo i dadi e ripartiamo dal Via.
R.

AVVISO AFFETTUOSO AI RAGAZZINI DELLA TRIBU’
lo so che non c'entra niente. Ma c'è appena stato un incidente sotto casa mia. Una ragazzino di 14 anni in motorino senza casco. Sdraiato per terra. Urlava ''non voglio morire, non voglio morire''. Ha battuto la testa. Gli hanno poggiato del ghiaccio sulla fronte. L'ambulanza è arrivata 30 minuti dopo, nonostante il più vicino ospedale sia a 2 km da qui. So cosa gli aspetta. Forse dovrà aspettare un'altra mezz'ora nel corridoio del pronto soccorso. Prima una visita del medico di turno e poi probabilmente la tac. Forse il fermo in ospedale. O forse il ritorno a casa. E poi l'attesa. Bisogna aspettare se c'è stato qualche trauma interno. Se c'è un'emorraggia. Potrebbe esserci la nausea oppure no. Spero che non accada niente di brutto. Ma il casco può veramente salvare. Non è una banalità. E lo urlerò sempre, mille volte agli amici che mi guardano e pensano tra loro ''tanto a me non succede''.
L.

UN ALTRO CARTELLINO PER BUSH
Oggi mi sento di dare il cartellino rosso a Bush, in quanto fa passare i suoi interessi economici (anche dell'America) per una giusta causa, per la pace nel mondo (occidentale).
Fabio Zancan

Ciao Pino, io espellerei Thierry Meyssan....
Paolo A.

RIDERE PER RIDERE
C'è un bellissimo film di Jhon Landis " Ridere per ridere " era una parodia sulla TV.... Una trasmissione sugli animali, alla ... Non mi ricordo come si chiama, quella di rai3.... La presentatrice fa entrare in studio uno zoologo per spiegare qualcosa su un porcellino d'India che lei coccola con molte premure, facendo attenzione a non fargli del male, sottolinea spesso..."Attenzione! Com'è piccolo! " Quando l'esperto finisce di parlare, lei dice: " Bene salutiamo il dottor...X....ed anche il piccolo...Y" Lo accarezza e poi lanciandoselo con violenza dietro alle spalle dice..."ED ORA PASSIAMO AD UN ALTRO ANIMALE!"
Vagotonica

L’HA TROVATO PER STRADA
Cammina per la strada, portando a spasso il suo cane, e trova un pene che qualcuno aveva gettato in mezzo alla strada. Protagonista dell'incredibile vicenda una una donna di Granadilla, sull'isola di Tenerife, la quale, con le dovute cautele, e badando a sottrarlo all'interesse del cane, ha raccolto l'organo genitale mutilato e ha chiamato la polizia, perché restituisse il reperto anatomico al legittimo proprietario. Si è scoperto che l'organo apparteneva a un uomo di 31 anni, che poco prima era stato ricoverato in ospedale perché si era evirato in un raptus di follia. Purtroppo non e' stato possibile riattaccargli il pene, per il cattivo stato di conservazione dell'organo.

CARTELLINO ROSSO: DA BUSH A BIN LADEN
Il Cartellino Rosso? Ecco la mia classifica:.
1) BUSH - Cartellino Rosso ed espulsione dalla comunità mondiale. Motivazione: Guerrafondaio e opportunista politico, sospettato di collusioni con Bin Laden e invischiato nel cartello petrolifero, serve altro? Ah, è pure un "accanito sostenitore" dell' ecologia ( tagliare gli alberi per limitare gli incendi ) e fregarsene dell' inquinamento che la sua nazione per prima produce.
2) ONU: ( non è un personaggio ma fa parte della politica mondiale). Cartellino Rosso ed espulsione come sopra. Motivazione: Organizzazione di facciata delle nazioni. Ha i suoi sostenitori fra le potenze ( USA In primis e anche la Russia, la Gran Bretagna ecc... ) mondiali e ha fatto più danni che altro. Sotto lo scudo della sua ispirazione nasconde le mire egemoniche sul mondo. Non ha un vero esercito ma gli si attagliano bene quello americano e quello inglese.
3) NATO: Idem come sopra. Motivazione: Idem come sopra.
4) SADDAM HUSSEIN: Cartellino Rosso ed espulsione dalla comunità mondiale.
Motivazione: Dittatore ed uomo di facciata dell' Occidente. Dietro le sue minacce e i suoi misfatti si nasconde l' ombra del cartello petrolifero e del NWO, come per tanti altri " fantocci " disseminati nel mondo. Per questo ed altro ( la fame e l'embargo patito dal suo popolo ) merita la cacciata dal genere umano.
5) BIN LADEN: Alla pari con Saddam. Motivazione: Primula rossa del terrorismo mondiale, spietato affarista e uomo di paglia del NWO. Non gliene frega nulla della religione e della causa islamica. " Ex " galoppino della CIA. " Forse" dietro alla tragedia del WTC (?? ) e presto svanito nel nulla (?) anche se ogni tanto " ritorna." La sua caccia ha originato una guerra ( o meglio la scusa della sua caccia ) e ha prodotto altri morti e altre devastazioni su un popolo già povero e deprivato. Son stati eliminati i Talebani è vero ( danno collaterale lo definirebbe Schwarzkopf ) ma il petrolio dà altre dittature ( Sic).
Mi fermo qui per non esagerare :o)))
Claudio Guglieri

cartellino rosso a Bush per la sua temibile dottrina dell'attacco preventivo che vorrebbe sostituire a quella della dissuasione ciao.
Stefano Bozza

QUEI DUE BARBONI
Non basta un cartellino rosso per condannare chi ha ucciso Marco e Jonata, i due barboni di Prato. Ci sono delitti che vanno anche al di la’ della comprensione. Vorrei entrare nella mente di chi ha deciso di togliere la vita a quei due poveri mendicanti. Sicuramente non sa che gli ha fatto un piacere. Adesso sicuramente Marco e Jonata non soffrono piu’.

UNA PRIMA SERIE DI CARTELLINI ROSSI
No, va bene… prego… bastano?
George W. Bush, perché dietro la guerra c'è l'economia, la sua
Letizia Moratti, perché vorrebbe che tutti gli studenti fossero parioli
Emilio Fede, perché c'è veramente gente che gli crede
Berlusconi, perché non ha capito che è non è un film
L’amica della mia amica, assunta ieri al Senato per non far niente
L’ospedale San Giovanni di Roma, ché se muori di sabato, la domenica nessuno ti dà informazioni
Il mio capo, incapace, vigliacco e bugiardo
Il capo servizio che mi chiede di fare un pezzo sulle nuove tendenze a scuola basandomi sui gusti della figlia del Direttore
Natalia Estrada perché è più bella di me
I napoletani che conosco, perché ragionano da mafiosi
Sharon perché è figlio della guerra e solo la guerra potrà fare
Il figlio di quel famoso giornalista romano che lavora da me e che si vanta davanti a quelli che stanno in mobilità che a lui non lo cacceranno mai
Il pubblico di La sai l’ultima
ce ne sarebbero anche due della tua tribù, te li dico la prossima volta
L.

I morti Liberiani? 37. Comparse dalla pelle scura, poi comparse in via di decomposizione, poi scomparsi. Scomparsi due volte, dalla vita e dalla nostra.
Vivono ora le nuove veline. Una è sarda, (sarà la genetica?) una boh?.... Ma stavano in prima pagina. Molto sopra dei barboni uccisi a sbrangate, un raid. Un raid antibarbone ma che ci volete fare? Pare sia giusto così.
Mi ricordo una tizia che mi si proponeva sempre euforica, persino di primo mattino. "Sorridi, sorridi che la vita ti sorriderà." Volevo adeguarmi, ma poi pareva avessi una paresi facciale. Ho desistito. Sarà che io alla newage non ci ho mai creduto, e di Bach mi ricordo la fuga piuttosto che i fiori.
Chi dobbiamo espellere con un cartellino rosso? Non lo so davvero. Mi sa che la cosa più sensata sia espellermi.
Rita

Scrivete a pinoscaccia@email.it.. Se avete gia' scritto e non vedete pubblicata la mail, inviatela nuovamente a questo indirizzo. Grazie.

scuola
IL CARTELLINO ROSSO
ehi, ma l'idea del cartellino rosso è divertentissima! far parte della tua tribù è come quando ti portano alle gite da piccoli, o trovi i regali della Befana sotto il camino, o vedi per la prima volta i pink floyd in concerto, o vai alla cena ristretta con gli amici, solo quelli buoni, o entri per la prima volta in una redazione di un giornale, o incontri Nanni Moretti per caso, o fai il primo bagno della stagione, o pensi di aver finito le cicche e invece te ne è rimasta ancora una, o becchi alla radio Cara di Dalla, o riesci a fare per la prima volta Wish You Where Here con la chitarra, o il tuo cane la mattina ti sveglia con una slinguazzata sulla faccia.... Insomma quasi quasi divento tutta chip e file per scorazzare nei prati verdi del tuo blog... lo so, delirio da Internet-virtual-dipendente....
Una della tribu’

Si’, va bene, grazie ..un abbraccio… Ma allora chi butti fuori?

Roberto Mangosi, per rispetto all'attualita', ha votato il ministro della scuola

Il problema è che ci sarebbero troppi ex aequo.... Hai letto la storia della statua commemorativa al Rockfeller Center per l'11 settembre?????? Gli americani si sono sdegnati per la crudezza... Rappresenta il corpo sfracellato di una donna caduta dalle torri....
R.

Io voterei per tutti quelli che neppure si ricordano quanti sono i morti del barcone affondato a Porto Empedocle. Altri tre? Quanti?

GEORGE W. BUSH. Prima voleva radere al suolo l’Iraq perché non accettava gli ispettori dell’Onu. Adesso vuole raderlo al suolo perché Saddam mente quando dice che accetta gli ispettori dell’Onu. Dice: “Egli ritarda, inganna, nega”. Ma che gli mandi questi benedetti ispettori e la finisca. Oppure ammetta che degli ispettori non gliene frega niente. E che come al solito è solo una questione di industria delle armi e di ripartizione del petrolio.
JAMES WOOLSEY. L’ex direttore della Cia dichiara: “Chi getterà il suo peso dalla parte di Saddam deve sapere che sarà molto difficile se non impossibile convincere il futuro governo di Baghdad a lavorare colui”. Questo finalmente è parlare chiaro. Se vuoi la benzina, vieni a fare la guerra con noi.
CESARE PREVITI. I giudici che corrono per far si che si svolga un processo, i parlamentari che corrono per fare approvare una legge. Una cosa è certa: lo spettacolo è inedito.
UMBERTO BOSSI. Contro i vescovi e a favore del Cristo crocifisso. Sembra un cristiano prima maniera. Lo aspettano le catacombe.
FRANCESCO RUTELLI. Il piacione arriva alla Festa nazionale dell’Unità, sale sul palco, nota una certa freddezza del pubblico e spara la battuta: “Si sta meglio qui che alla festa di Forza Italia”. Ovazione. Basta poco. Ma lui che ne sa delle feste dei Forza Italia?
Claudio Sabelli Fioretti Il sito

arbitro
CARTELLINO ROSSO
Vogliamo giocare a un nuovo gioco? Ogni giorno diamo il cartellino rosso a qualche personaggio o a qualche avvenimento. Fuori, espulso! Vediamo a fine mese chi accumula piu' squalifiche. Inutile dare suggerimenti. Oggi abbiamo parlato di Bush, della Franzoni, delle donne bruciate vive in India, dei profughi morti. E di altro. A voi la scelta. Ovviamente il campo e' liberissimo. Potete scegliere chi volete.C'e' l'imbarazzo della scelta: Berlusconi, i girotondini, Saddam, chi non fa smettere la guerra in Medio Oriente, chi e' razzista, chi lapidera' Amina, i calciatori megamiliardari...
Un avvertimento. Da qualche giorno il mailserver Yahoo mi da' problemi. Un consiglio e una preghiera: mandatemi la posta per ora a pinoscaccia@email.it. E' piu' sicura.
Piuttosto, visto che aggiorno il Blog in tempo (quasi) reale, se avete mandato una mail e non l'avete ancora trovata qui, vi prego di rimandarla al nuovo indirizzo. Sarebbe un vero peccato mandarla persa. Vi prego.

Il resto del Blog nelle pagine degli archivi (link a fianco)