Tuesday, December 31, 2002

ANCORA UN MORTO, UN RAGAZZO, PER I BOTTI
Un ragazzo di 24 anni è morto a Taranto maneggiando un "botto" più simile ad un ordigno vero e proprio, mentre un bimbo di appena otto anni a Napoli ha quasi perso la mano sinistra per aver raccolto un petardo inesploso. Sono i casi più gravi del primo bilancio fornito dalle forze dell'ordine delle vittime dei "botti" di Capodanno, una festività che ogni anno si chiude in tutto il mondo con vittime e feriti. A Taranto un giovane di 24 anni, Ivano Lenti, è morto per le ferite riportate al volto e al torace dall'esplosione di una cosiddetta "bomba Saddam", petardo particolarmente potente, ha detto a Reuters la locale Questura. I familiari lo hanno soccorso, restando a loro volta leggermente feriti. Il ragazzo è poi deceduto in ospedale. Nella provincia della città pugliese i feriti sono stati nove, con prognosi tra i 10 e i 30 giorni, aggiunge la polizia. Nel Napoletano il passaggio al Nuovo Anno ha provocato circa 60 feriti, di cui 15 minorenni, un numero comunque inferiore rispetto allo scorso anno, dice la Questura. L'episodio più grave riguarda un bimbo di otto anni che giocando nel cortile sotto casa, a Volla, ha perso alcune dita della mano sinistra per l'esplosione di un petardo trovato a terra. Un 18enne ha perso alcune dita della mano destra a Napoli mentre una donna e un ragazzo nel Napoletano sono rimasti feriti da due proiettili vaganti. A Milano un ragazzino di 12 anni ha perso tre dita di una mano ieri pomeriggio, prima di Capodanno, per aver aperto un petardo, mentre un dominicano, immigrato regolare in Italia, è morto cadendo da un ballatoio al quarto piano di una casa mentre era in corso una festa, a Rogoredo, a sud del capoluogo lombardo. Secondo la polizia la causa potrebbe essere stata dovuta all'ebbrezza. A Roma sono stati 36 i feriti lievi e uno solo, più grave, ha avuto una prognosi di 40 giorni.

Se questa e' civilta'. Comunque... AUGURI A TUTTA LA TRIBU'!
CAPODANNO BLINDATO IN TUTTO IL MONDO
Sicurezza è la parola d'ordine nelle feste di questo Capodanno in diverse città del mondo, dall'Indonesia a Parigi. Duecentomila poliziotti sorvegliano Bali e a Sidney non mancano precauzioni degne delle Olimpiadi per i festeggiamenti che attraggono centinaia di migliaia di persone. In particolare città come Bali, dove è ancora fresca la ferita lasciata aperta delle stragi del 12 ottobre costate la vita a oltre 180 persone, due terzi della polizia del Paese sono nelle strade a sorvegliare centri commerciali, luoghi di intrattenimento, moschee e chiese. Dall'altra parte del mondo, mille poliziotti in più presiederanno le feste di Parigi, per un totale di 5.500 agenti. Le automobili sono vietate nella zona degli Champs Elysées, dove sono attese 300.000 persone. La tensione è salita dopo gli arresti di militanti islamici avvenuti in questo mese in Francia e l'ultimo caso di un addetto dell'aeroporto Charles de Gaulle arrestato per possesso di armi.
In Italia non vi sono misure speciali per la notte di San Silvestro, ma l'ufficio stampa del Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale ha spiegato che restano in vigore le misure di sicurezza adottata da alcuni mesi nell'ambito delle misure antiterrorismo.
A Sydney, in Australia, il passaggio al nuovo anno - già celebrato - è passato tra i cordoni di polizia e con un'affluenza di circa 700.000 persone, inferiore alle previsioni. In Russia, 250.000 poliziotti pattuglieranno le strade e le decine di migliaia di festaioli che decideranno di sfidare il gelo. La Russia vive un momento delicato dopo il recente attentato suicida a Grozny, in Cecenia, costato la vita circa 60 persone. A Mosca la vendita di alcolici è stata proibita per evitare escandescenze. A Berlino un portavoce della polizia ha detto che la sicurezza non è stata aumentata ma l'attenzione resta alta. Gli organizzatori prevedono un milione di persone in strada lungo un percorso di 2,5 chilometri che conduce fino alla Porta di Brandeburgo. A Londra Trafalgar Square è chiusa per lavori e questo ha fatto scendere un po' di tono i tradizionali festeggiamenti londinesi. Anche qui 2.000 poliziotti sorveglieranno le strade e i luoghi di ritrovo, mentre le squadre antiterrorismo sono state messe in allerta.
2002
Un anno da (non) ricordare

NELLA PAGINA SPECIALE L'ELENCO DI TUTTI GLI AVVENIMENTI DEL 2002. E LE RISPOSTE DEI BLOGGERS DI QUESTA STRANA, VARIOPINTA, FANTASTICA TRIBU' . AUGURI A TUTTI.

PERSONE, FATTI, IMMAGINI CHE TI SONO RIMASTI DENTRO. O CHE VORRESTI CANCELLARE. PUOI ANCORA RACCONTARE: I RICORDI NON HANNO TEMPO.
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VIVIBILITA’ E PROFONDO NORD
Sondrio è la provincia più vivibile d'Italia, Foggia quella meno vivibile. Il buon cronista ci mostra le strade di Sondrio silenti e pulite, dice che il passaggio di una pattuglia della polizia quasi rompe l'incantesimo di una domenica mattina, fatta per l'aperitivo in piazza tra signore impellicciate e bimbi coi cappellini di lana. Gli intervistati lamentano la monotonia della tranquillità, ma giurano, non cambierebbero mai città. Foggia. Il bravo cronista parla della criminalità organizzata, della ragazza uccisa qualche anno fa dalle amiche di scuola e mostra come sia quasi una cosa incredibile che in una poco tranquilla domenica mattina i netturbini siano a lavoro. Dice che è quasi incredibile che a Foggia si metta l'antifurto alle ruote della macchina. IN PROVINCIA DI SONDRIO UNA MADRE UCCISE LA SUA BIMBA IN LAVATRICE... Ma questo il cronista non l'ha detto ...
Rita R-esistenza.

A proposito di profondo nord, potremmo aggiungere di Cogne. E sempre nei pressi di Aosta di quella madre che si e’ buttata nel lago insieme al figlio di quattro anni e l’altro di ventuno giorni. E poi di quella neonata uccisa a Bergamo. Solo quest'anno. Vivibilita'...

donne
DONNE DI IERI, SEMBRANO DI OGGI
La fotografia che ho scelto non è di quest'anno. Fu scattata da Robert Capa nel 1943 e ritrae donne napoletane in lacrime per la morte di venti giovanissimi partigiani.
Sono volti di sessant'anni fa che ci appaiono familiari ed estranei allo stesso tempo: visi familiari perché ci ricordano quelli delle donne palestinesi, cecene, algerine, albanesi, (irakene?) dei nostri giorni; volti estranei perché sembra inverosimile che, solo pochi decenni fa, il nostro popolo di agiati telespettatori mototrasportati sia stato vittima di guerra, emigrazione, fame... È solo la rimozione colpevole di questi ricordi che può spiegare, oggi, l'indifferenza catatonica che domina la repubblica publitaliana.
Bruno Cantiere_news.
LE BOMBE "INTELLIGENTI"
Secondo Human Rights Watch nel corso delle "operazioni di polizia" in AfgHanistan sono state sganciate 1.228 bombe a frammentazione (le "cluster bombs", o bombe a grappolo) che hanno rilasciato 248,000 miniordigni uccidendo o ferendo un numero imprecisato di civili sia durante che dopo gli attacchi.
Fabio

ROBA DA MATTI
Sta passando il disegno di legge Burami ? Procaccini, che intende modificare la legge 180, in modo forte e incisivo, e che vuol far tornare indietro di 10 mila anni il nostro paese. Pensate che prevede l?apertura di nuovi manicomi, dei trattamenti sanitari obbligatori, anche per le malattie fisiche, per gli ultra sessantenni, e ricovero coatto per alcolizzati e tossicomani ed elimina la figura del tutor. Insomma una cosa gravissima che puo' condurre molte persone alla follia totale, quando basterebbe una cura dignitosa con qualsiasi psicologo per salvarli dal tunnel dell'incomunicabilita'. vogliamo darne risalto ? far sentire la nostra ? - psichiatria democratica, sta raccogliendo le firme per bloccare questa legge indecente, che farebbe soffrire persone gia' in grave difficolta' di inserimento sociale e dalla sensibilita' elevata.
invia una tua email di contestazione - con nome e cognome - a aaluana@tiscali.it. Le gireremo tutte a psichiatria democratica, la quale le girera' all'attuale governo, e pubblicheremo i vostri interventi all'interno del nostro sito Namir.

IL DISCORSO ALLA NAZIONE
ieri pomeriggio un'amica mi ha detto di accendere la tv x vedere un cantante, ma la pubblicità non finiva mai, così ho cominciato lo zapping. erano le 18:20 quando su rai1 ho visto un'edizione speciale del tg che trasmetteva la conferenza di berlusconi (non so se lo abbia sempre fatto, io non guardo mai la tv). Ho deciso di starlo a vedere, ogni tanto toglievo l'audio perché le fregnacce che diceva erano troppe x i miei gusti. i minuti passavano, ma berlusconi non dava cenno di smettere, ho sentito 2 ore di discorso senza interruzione pubblicitaria o di altro (come benigni in "l'ultimo del paradiso"),ho guardato la sua faccia invecchiata e ingrassata nonostante il trucco e mi chiedevo per quanto avrebbe parlato ancora? dov'è la par condicio? perchè del controdiscorso di fassino e rutelli ne è stata presentata una mini sintesi e berlosconi è stato mandato in onda 2 ore su rai1 e poi è sconfinato su rai2 e poi non so... la par condicio è mandare in onda il film "asterix e obelix contro cesare" con benigni (ovvero quel che resta della sinistra)! Berlusconi porta sfiga: è vero, la mia serata è precipitata rovinosamente dopo il suo discorso e non c'è stato verso di rimediare. Non mandatelo in onda a capodanno se no siamo tutti rovinati!
Diana

Beh, per una volta tutto regolare. E’ lo spazio concesso, da sempre, a tutti i presidenti del consiglio.

REGALI DI DI NATALE
Dal 31 dicembre saranno abolite le tariffe elettriche agevolate per le fasce meno abbienti.
r.o.

Monday, December 30, 2002

L'Umanità deve porre fine alla guerra,
o la guerra porrà fine all'umanità.

John F. Kennedy, "Messaggio all'ONU", 25 Settembre 1961
ILNOSTRO 2002
GLI EVENTI DA RICORDARE DI UN ANNO CHE STA PER FINIRE. PERSONE, FATTI, IMMAGINI CHE TI SONO RIMASTI DENTRO. O CHE VORRESTI DIMENTICARE. MANCA SOLO UN GIORNO DI TEMPO, SOLTANTO UN PICCOLO GIORNO.
SCRIVIMI o puoi intervenire direttamente anche nel FORUM

E dopo Rita, Stefano, Diana, Mariemarion, Barsauro, Mim*mina, Laura, Rocco, Gabriele, Giancarlo e Mario, pubblico oggi i commenti di Silvia, Pupa, Pasquale e Uiallalla'.
NELLA PAGINA SPECIALE TUTTE LE RISPOSTE. E LE FOTO DA INCORNICIARE.
SONDAGGIO ABACUS : ITALIANI PESSIMISTI, UN ANNO DA BUTTARE
Oddio quanto siamo sconfortati, pessimisti e apocalittici! I ristoranti sono pieni, su treni e aerei non si trova posto, un italiano su tre va in vacanza all’estero, gli acquisti natalizi sono diminuiti ma non crollati, eppure vediamo nero. Anzi, nerissimo. Ci sentiamo vulnerabili e ci vediamo ballare come sul Titanic prima dell’affondamento. Il 2002 - come risulta dal sondaggio "Grandangolo" realizzato da Abacus per il «Il Messaggero» - è stato estremamente negativo rispetto all’anno precedente. E il 2003 si annuncia peggiore. Insomma, c’è un calo di fiducia in noi stessi e nel Paese in cui viviamo. Forse ci aspettavamo troppo da tutto - dall’euro, dalla ripresa economica che non arriva mai, dal nuovo miracolo italiano ancora irrealizzato e dalle tasse che non calano - e l’effetto boomerang delle aspettative mancate adesso travolge una nazione facile agli entusiasmi e alla depressioni, come spiega la letteratura italiana da almeno quattro secoli. Il particolare curioso è che, dopo l’attentato alle Torri dell’11 settembre 2001 e nonostante l’incommensurabile terribilità dell’evento, nel giro di tre mesi ricominciò a crescere il tasso di fiducia degli italiani nelle sorti personali, nazionali e internazionali. Poi però, nel febbraio del 2002, i livelli iniziarono a sprofondare in un abisso cosmico, che perdura e si aggrava via via in parallelo all’infuriare dei venti di guerra.
Il Messagero

PAOLO VILLAGGIO, 70 ANNI OGGI: VEDO NERO
«Prima ci aggrappavamo, come ultima stampella, alla nazionale di calcio. Ora fa schifo pure quella, ed eccoci qua: nella melma. Lo sa perchè siamo così disperati? Perchè abbiamo svenduto le nostre coscienze alla cultura americana e ormai crediamo solo nell’aldiquà. Siamo nel disastro, e non abbiamo neanche più la fede che ci avrebbe consolato. Ogni tanto abbiamo qualche impennata d’orgoglio, ma presto ci passerà anche quella. Vogliono vendere il Colosseo? Prima o poi glielo faremo vendere! Semplicemente, vedo storto. Quaggiù non siamo fatti tutti così? L’unica cosa rallegrante, ormai, sono i culi delle Veline. A deprimerci, è il pensiero che questa guerra dei cent’anni è la guerra dei ricchi contro i poveri. E invece, dovremmo scendere a patti con i poveri, e i poveri sono islamici». .
RITORNI E AUGURI
The Urban Rat torna a casa il 30 dicembre e la casa è tutta piena di un dolce silenzio. Ma dentro di sè sente suonare la musica del mondo, anche se questo corridoio è un serpente addormentato, le stanze chiuse e molti auguri arrivano via mail. The Urban Rat li legge e vi pensa, uno per uno... intanto ricorda il volo di rientro da Cagliari, la scoperta che le strade sulle montagne viste dall'alto curvano e ricurvano su sè stesse come rivoli di glassa su pasticcini in una busta di carta (con petali di fiori e fenicotteri in volo). Sorvolando la Sardegna si scopre il bianco delle sabbie, il blu del mare e il senso dei porti, perché ogni approdo ha un profondo significato. C'è anche l'aspetto più intimo degli assembramenti urbani, le coltivazioni gettate attorno un po' per caso, come a voler occupare tutto lo spazio ma con molta discrezione, senza contatto: la Sardegna è troppo grande da dominare. Mi piacerebbe essere altrettanta, ma per ora mi accontento che the Urban Rat colleghi le mie coste del sogno con quelle della realtà più concreta, talvolta brutale. Il topo di raccordo, il ratto della comunicazione o solo un delirio analcolico?
E' bello pensare che molti di voi non si conoscono reciprocamente, ma attraverso queste righe un po' farneticanti e senza regola posso legarvi in un unico, straziante, irriguardoso abbraccio (chi mi conosce bene sa che sono incline alla commozione e all'affetto). Ah, buon 2003... soprattutto a chi sta per diventare tre.
Valeria Noli

Oggi voglio solo mandarti i miei auguri perché il 2003 sia un anno davvero speciale per te e per le persone alle quali vuoi bene. Un anno che spero possa aiutare tutti a ritrovare il senso del valore delle persone e delle cose, valore che non ha niente a che fare con soldi starlette o calendari, ma che è fatto anche di quelle ingenue, timide emozioni che riesce a regalarti il sorriso buono di tua madre, come quando ti ricorda che quel gesto lì lo facevi anche da piccolo... per un 2003 che ci faccia ritrovare l'anima... auguri .
Roberta
clonazione
Dibattito sulla clonazione
Eva, la prima bimba clonata secondo la Clonaid, la società scietifica legata alla setta dei raeliani che avrebbe effettuato l'impianto, è pronta per tornare a casa. Dovrebbe arrivare oggi negli Usa, insieme con la famiglia dalla località segreta dove è avvenuto l'impianto. L'annuncio proviene dalla Clonaid: una volta in patria sarà possibile confrontare il suo Dna con quello della madre. Intanto, La Clonaid rimane al centro dell'attenzione mondiale: oggi gli investigatori hanno sequestrato documenti negli uffici dislocati in tutta la Corea del sud. Gli investigatori stanno procedendo a interrogare, oltre ad alcuni dirigenti, anche una donna che si era resa disponibile per partecipare a un esperimento di clonazione umana. I FATTI E LE OPINIONI.
La vignetta e' di Roberto Mangosi

In Argentina ieri e’ morto di fame un bimbo di quattro mesi. Per denutrizione. E’ la diciottesima vittima della carestia nel giro di poche settimane. Invece di clonare bambini nuovi, pensiamo a dar da mangiare a quelli che gia’ esistono.

sono rimasta un po' perplessa di fronte alla notizia della bimba clonata. penso che prima o poi qualcuno ci avrebbe tentato, forse è accaduto in un momento in cui non se ne parlava più e siamo stati colti di sorpresa, ma era inevitabile. non ho capito dove sta lo scopo... parlano di immortalità, ma non credo che l'immortalità si raggiunga in quel modo... i figli sono la continuazione dei genitori, anche se non sono uguali identici. non credo che costruire il proprio doppio renda immortali. se la clonazione avesse un minimo di scopo benefico forse potrebbe essere accettabile, ma fatta giusto per un capriccio umano mi pare dannoso oltre che inutile.
Diana

La setta dei raeliani (con a capo Rael diventato tale dopo essere stato rapito dagli alieni), che afferma che Gesù-risorto non sarebbe altro che Gesù-clonato, ha annunciato la clonazione di una bimba di nome Eva nata il giorno dopo Natale. La notizia è stata data in una conferenza stampa tenutasi a Hollywood (Florida) da una donna a capo di una società che vende via internet prodotti dal nome tipo "Clonapet" etc. e che all'indomani dell'11 settembre 2001 propose clonazioni ai parenti delle vittime delle torri gemelle... Comunque la preoccupazione di parte della popolazione (quella maschile) è rivolta ad altro... Rael, ex-cantante, ex-giornalista sportivo, ex-venditore di auto, fu promotore qualche hanno fa di una conferenza sulla masturbazione...
Uiallalla'

Un clone può avere lo stesso patrimonio genetico di un altro individuo ma NON E' lo stesso individuo. Basta pensare che è nato dopo e da un altro utero. Anche i gemelli sono persone diverse dal momento in cui lo zigote si divide in poi. Anche Antinori me lo spiega perchè vorrebbe clonare un bambino? Questo significa solo voler controllare la vita come se un figlio fosse una proprietà.
Enzo Terzuoli

e così babbo natale ci ha portato, sulla sua slitta a renne common rail, il suo regalo: la prima bimba clonata! Eve, si chiama la "cosa". non mi viene altro nome per chiamare la cosa. so che la pecora dollie già m'aveva fatto un certo effetto. pensare ad una bimba clonata mi fa ancora più orrore. e mi sconvolge ancora di più pensare dei cloni fotocopia di alcune persone che conosco! puah!
Pupa Millevocidentro

non e', forse, contro le leggi della natura che l'uomo voli? che comunichi a distanze ben al di la' della portata della sua voce? che respiri sott'acqua? che guarisca da malattie 'naturali'?
Marco Maci

Ma li avete visti in faccia ? Non facciamo pubblicità a questi buffoni settari che poi ti vendono la macchinetta per farti il pupo su misura
Azeglio Pizzi

PARTECIPA AL DIBATTITO

Ultim'ora. VIOLENTA ESPLOSIONE A STROMBOLI
(Ansa). UNA VIOLENTA ESPLOSIONE E' STATA REGISTRATA ALLE 13.15 SUL VULCANO STROMBOLI. L' EVENTO E' STATO RILEVATO DALL' ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA DI CATANIA, I CUI ESPERTI AL MOMENTO DELLA DEFLAGRAZIONE STAVANO COMPIENDO UN SOPRALLUOGO IN ELICOTTERO SOPRA CRATERE. L' EPISODIO E' STATO CONTESTUALE AD UN INGROSSAMENTO DEL MARE ATTORNO AL' ISOLA, FENOMENO CHE HA INTERESSATO LE ACQUE CHE BAGNANO ANCHE ALTRE ISOLE DELL' ARCIPELAGO. SECONDO QUANTO SI E' APPRESO, L' ESPLOSIONE POTREBBE ESSERE PROPEDEUTICA ALLA RIPRESA DI UNA NUOVA FASE ERUTTIVA.

TELEVISIONI
Le maggiori differenze fra i vari canali televisivi riguardano tuttora le previsioni del tempo
Woody Allen

audiblog Vota il tuo programma Tv preferito

Si sono dimessi i componenti superstiti (Di Miglio e Provvisionato) del Comitato di redazione del Tg5. Motivo: l'imposizione da parte del direttore Mentana di mandare in onda un tg crumiresco nonostante l'adesione della maggior parte dei redattori allo sciopero indetto dal sindacato giornalisti. "In questa redazione non c'e' alcuna agibilita' quindi, inutile far finta che ci sia un Cdr. sindacale" hanno scritto Provvisionato e Di Miglio".
r.o.

Sunday, December 29, 2002

IL NOSTRO 2002
GLI EVENTI DA RICORDARE DI UN ANNO CHE STA PER FINIRE. PERSONE, FATTI, IMMAGINI CHE TI SONO RIMASTI DENTRO. O CHE VORRESTI DIMENTICARE.

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LETTERA DAL VENEZUELA
Guarda questa mail... E’ di un italo-venezuelando: sta tentando di diffonderla per spiegare quale sia la vera situazione nel suo Paese. Credo che sintetizzi bene il tutto nonostante sia un pò sgrammaticata e con qualche refuso.
Stefania Salveta

Qui vi mando il nome di una pagina per farvi vedere a grosso modo quello che stá sucedendo in Venezuela: Mipagina. Quí c'e una situazione insoportabile fra il governo e l'opposizione. Un governo cieco, sordo e mudo con un presidente supervo che vuele arrivare fino alle ultime consecuenze prima di lasciare il potere. Un presidente corrotto, aggressivo, che non pensa in modo democratico e che vuole fare un sistema cubano in Venezuela. Il presidente Hugo Chavez Frias fu scelto per la maggioranza del popolo creando tantissime speranze e illusioni al Venezuela, ne ha avuto tutte le opportunitá per governarci nei migliori dei modi, ne ha avuto non solo tutto quello che si puo’ avere a disposizione ma anche quello che lui ha voluto avere; ha modificato la constituzione come lui la voleva, tutti i poteri gli ha avuto dalla sua parte, dello suo stesso partito. Ma come era prevedibile; un militare che ha fatto un colpo di stato fallito al 1992, che parla sempre di rivoluzioni, che diceva che il suo piano era creare per tutta Venezuela circuli "Bolivarianos" (come lui gli chiama) per coinvolgere la gente a difendere la rivoluzione...
Un cittadino italo-venezuelano
La lettera integrale.
clonazione
Dibattito sulla clonazione

"COSTRUITA" UNA BIMBA. SI CHIAMA EVA
La neonata sarebbe geneticamente identica alla madre che ha 30 anni. L'esperimento si deve alla Clonaid, società collegata alla setta dei Raeliani. Scetticismo nel mondo scientifico. Cantante, pilota e poi fondatore della setta dei Raeliani. Claude Vorilhon ha detto: «La clonazione è il primo passo verso la vita eterna» La neonata, dicono i portavoce del movimento, pesa 3 chili, è in buona salute ed è identica alla mamma-donatrice. Dalla pelle di quest’ultima è stata prelevata una cellula, il nucleo è stato poi trasferito in un ovocita svuotato che ha provveduto alla «riprogrammazione». Esplodono le critiche. La setta dei Raeliani, che dice di discendere dagli extraterrestri, afferma che entro 10 giorni fornirà le prove sull’identità tra il Dna della neonata e quello della madre. Dice la dottoressa Brigitte Boisselier : ‘Dopo i cinque bambini dei prossimi giorni, tra fine gennaio e inizio febbraio ne nasceranno altri venti. E poi, grazie alla clonazione, affronteremo le tappe successive: crescita accelerata ed eterna giovinezza».
La vignetta e' di Roberto Mangosi

PARTECIPA AL DIBATTITO

I raeliani fra un po' li vedremo da Bruno Vespa, fra l'invidia e le proteste delle altre sette. Il reverendo Moon, dopo il colpaccio con Milingo, è spiazzato. Contro la Grande Sorella non c'è match. E' l'immortalità, la Grande Sorella. E sì che Jonnathan Swift ci aveva avvertito tutti nel 1726, col suo I viaggi di Gulliver, in cui, fra lillipuziani e cavalli sapienti, inserisce anche l'insopportabile sfiga di una piccola minoranza che nasce immortale. E ce la mostra con una concretezza talmente convincente da meritare la giusta punizione: essere considerato dai più uno scrittore per l'infanzia. Come De Amicis, come Collodi, ed attraverso le pagine sadomaso di Cuore e quelle horror di Pinocchio ci siamo passati tutti. Difatti, siamo un po' sbocconcellati da quel dì. Qualcuno ha assistito a suo tempo al mirabile (quello sì) Pinocchio di Comencini? Per i bambini, era più angosciante del Silenzio degli Innocenti, ed il lieto(?) fine non racconsolava del tutto. Ma il successo dei raeliani è inevitabile come la morte (appunto); l'argomento è più ghiotto del Tacchino del Thanksgivingday. L'istinto di conservazione andrebbe sublimato in istinto di conversazione, che non è solo il Signora mia!, ma la curiosità rinnovata ogni giorno perchè il mondo delle persone e delle cose cambia, e l'attimo è bello appunto perchè non si ferma. E Giacomo scriveva: Solo aspettar sereno / Quel dì ch'io pieghi addormentato il capo / Nel tuo virgineo seno. Pessimista? Forse, ma a detta di tutti aveva un bellissimo sorriso.
Primo Casalini
Sabellifioretti

Ma allora Dio a cosa serve? Cercare di sostituirsi alla Natura mi sembra la più grande idiozia fatta finora dalla scienza umana, sembre una nuova torre di Babele!.
Carlo L.

Moriremo tutti di fame e di sete. La natura non ci potrà perdonare tutto, peccato che la mente umana sia cosi limitata e perversa.
Francesco

Io sono favorevole alla clonazione anche solo per porre fine alla vivisezione e per trovare le soluzioni alle malattie umane che solo nel corpo umano (e non animale) si trovano. Ma farsi clonare? A che pro? Un conto sarebbe clonare solo organi (e si può), allora ecco la soluzione per tutti i trapianti immaginabili e senza rischio di rigetto (per non parlare della fine del commercio di organi dei bimbi in Brasile, per dirne una), ma un essere umano vivo? Lo ammazziamo per avere un cuore nuovo?
Tiziana

a me mé parèno TUTTI scemi ! a parte il trapianto d'organi.. ma che ci siamo messi in testa, di CREARE 'LA RAZZA ARIANA' di hitleriana memoria ?? (sicuramente, in questo, sono in TOTALE disaccordo, insieme con gli amici 'sinistri' ! ) che Dio esista o no e' la NATURA che prima o poi ci chiedera' CONTO di questa nostra SUPERBIA & STUPIDITA'; sono un medico, ma non concordo affatto con la manipolazione degli 'esseri viventi'; l'equilibrio naturale ne sarebbe DISTURBATO.
Stefano
Il Nuovo forum

Penso che la storia di Eva sia l'ennesima coglionata amerikana, la bufala di fine anno, o la prima del prossimo. La prima bambina clonata in nome degli UFO, da una società che si occupa di clonazione amerikana, il paese della libertà, della democrazia, il grande paese per antonomasia. Ma ci pensi? Se davvero prendesse piede la clonazione umana, essendo opera costosa, solo i VIPS potrebbero permetterselo... Il nano clonato ....Come farebbe il mio stomaco a reggere un gregge di nani pelati tutti uguali? E poi se la vip volesse clonarsi, le tette della nascitura sarebbero già a dimensione d'ordinanza o sarebbe costretta a rifarsele raggiunta una certa età? Oh! Mammmmmmamia!
E perchè si mette in galera Vanna Marchi e ci si fanno sopra i servizi del TG per poi propinare i rituali magici di Otelma a Domenica In? Vorrebbero farci credere che Otelma è cosa seria e Vanna Marchi no? Domandoni pesanti da fine anno...Chissà se gli oroscopatori come Branco e le sue stelle, Fox e la sua carta igienica, Sirio e la sua plastica facciale saprebbero rispondere....
Vagotonica
QUESTA PICCOLA GRANDE RIVOLUZIONE PERSONALE
Nce posso fa' gniente Pino. E' la MIA Rivoluzione questa. Magari lontana dai No Global e dalle piazze nelle quali non credo più (troppi ne facemmo all'epoca della guerra dei 6 giorni e del Vietnam per credere ancora che un corteo possa cambiare l'indirizzo VoraceMentePetrolifero dei Bush.
La mia piccola quotidiana rivoluzione, la dissi all'inizio der brog (tutto rigorosamente sparito perché ammé ir compiuter mi odia) è che qualcuno, tutti, possano tornare ad occupare il posto che meritano in un'Italia chenon è più manco fondata sulla mafia e sugli appalti ma sulla MARCHETTA!
Perciò scusami TU, se non appartengo a quella vostra parte di Internet che s'intende di cose mondiali e denuncia le tragedie dei TerzoMondi. Io, che vuoi, da nessuno qualsiasi me la faccio con le piccole cose quotidiane a cominciare dal dire bravo ai miei amici stracomugnitari al mattino quando li trovo che lavorano bene e si comportano da persone civili. Per allargare quel Bravo ai ragazzini che nessuno si caga e che tra un po' diventeranno freddi replicanti di quella tragica Erika perché non nutrono alcuna speranza che un giorno il mondo sarà migliore per loro... e così, via discorrendo, nella mia quotidiana, solitaria LottaContinua in quella trincea spaventosa d'ignoranza e FintoRicchezza ch'è il popolo, quello vero, quello del quale non si cura nessuno.
E se, nel corso della mia trincea quotidiana, m'abbatto nei malati trattati accazzinfaccia da infermieri e ausiliari bastardi ben tutelati dall'articolo diciotto... be', io lo voglio di', che quell'articolo diciotto dello statuto dei lavoratori ha creato mostri e ha protetto figli lasciando affanculo milioni di figliastri.
Metto su i queen, così mi riprendo dalla ciclotimia suicita. E intanto m'aricordo di dirti che non solo i brog e i Mitici sono la passione che ci accomuna, ma L'AMORE GENUINO E GRATUITO PER IL GENERE UMANO, è anche la nostra comune passione, amico mio. Ma io te lo devo dadì, te lo devo avvertì, FratelPinoScaccia: quell'amore per il genere umano fu la maledizione di Dio. Parola di Nietzsche...
ConTuttoIlREikiChePosso..... BuonAnno, Bea!
Mariemarion
POVERI VIP, UNA NOTTE MANCATA ALLE MALDIVE
La sognata partenza per le Maldive è stata rinviata di 24 ore per 339 turisti: colpa di un guasto al carrello che ha bloccato un Boeing 777 dell’Air Europe da venerdì sera alle 20.45 di ieri. Il jet, partito da Milano con 200 passeggeri, aveva fatto scalo a Fiumicino per caricarne altri. Ma al momento di ripartire si è manifestato il guasto ed è cominciata l’odissea dei rinvii: tensione, bagagli da scaricare, trasferimento nella notte in un albergo a Ostia, ancora attesa e finalmente la partenza: 9 ore di volo fino a Hulule e altre 3 per raggiungere via mare gli atolli. Fra i turisti, dirigenti bancari, industriali, volti noti della televisione e campioni dello sport. Soltanto un medico di Torino e sua moglie hanno rinunciato a imbarcarsi. Annunciate denunce e richieste di risarcimento.
L'articolo completo sul "Corriere della Sera"

E la chiamano odissea
Comincio col dire che non amo chi va in vacanza alle Maldive o giu’ di li’. La vacanza esotica mi pare una scemenza, specie per chi non conosce niente del mondo. Che non e’ mai stato a New York o nelle capitali europee. Ho amici che sanno tutto di atolli ma niente di arte, per non dire delle persone. Una volta sono andato, per lavoro, ai Caraibi: posto fantastico (che comunque non batte certo per bellezza le Cinque Terre liguri o le coste siciliane o sarde ) ma mi sono annoiato a morte. Odio soprattutto quelli che vanno alle Maldive per dire che sono stati alle Maldive. Sono stato, piu’ volte, sempre per lavoro, a Malindi quando andava di moda e li’ ho visto i turisti di lusso passare tutte le giornate chiusi dentro il villaggio vacanze come fossero in Italia mentre fuori c’era un Kenya tutto da scoprire (e guai a rinunciare a spaghetti, espresso e addirittura schedina). Per non parlare del mare: c’erano piu’ alghe li’ che in Adriatico ai tempi della crisi.
Percio’, sinceramente, non mi fanno neppure un pizzico di pena questi protagonisti dell’ultima odissea. Il carrello dell’aereo si e’ rotto? Succede, mica e’ colpa di qualcuno. Una notte a Ostia (albergo a cinque stelle: lo conosco) invece che gia’ su quelle spiagge dorate? Succede. C’e’ chi ci sta sempre a Ostia, perche’ ci abita, come chi scrive. Che dramma. Ma io penso soprattutto a chi non va proprio in vacanza, neanche a Viterbo, e a chi non ha una casa, a chi non sa dove sbattere la testa a fine mese. Non e’ qualunquismo. Sto parlando della maggioranza degli italiani.
Io penso anche a tutti quelli che non sono vip. E poi chi sarebbero questi vip? Leggo la lista: Gaetano Micciche’, fratello del viceministro, Edoardo Garrone, rampollo di petrolieri, Paolo Bertolucci, ex campione di tennis, Elena Guarnieri (?) di Italia Uno, Marco Amati dello studio investigativo Ponzi (!) e toh Stefano Sutter (?), quello della cera Emulsio, annota il collega del “Corriere” per far capire chi e’ (io ancora non l’ho capito). Certo, gente importante, da trattare con i guanti. Il destino dovrebbe saperlo. A loro non puo’ succedere che si guasti un carrello. Non se lo meritano.
Si’, succede raramente, ma stavolta sono proprio incazzato. Forse perche’ ripenso all’anno scorso a Kabul. E ai miei poveri amici afghani. Quando sono ripartito, Ahmed (trent’anni, due lauree) mi ha detto: “E adesso che faccio? Al mattino posso alzarmi, guardare un muro per tutta la giornata, e la sera tornare a dormire. Per poi ricominciare il giorno dopo”. Ahmed e’ un vero vip. Una persona molto importante (e sfortunata).

COMMENTA

Un vip a caccia di una vacanza - Conosco anch'io un vip. Si chiama Mousa. Anche lui vorrebbe tanto fare un viaggio. E' alto 1,65, pesa 45 chilogrammi. Segue attentamente la dieta mediterranea. Ci tiene lui al fisico. Mangia quasi sempre solo uova. Vive da solo. Lui è davverto fortunato. Sapete, riesce ad avere un appartamento tutto suo, a 35 anni. Noi italiani mammoni ce lo sognamo. Specialmente se l'appartamento si trova in un campo profughi palestinese della Giordania, proprio vicino a quello splendido mare. Qualche retata e sparo da evitare, ma lì sì che la spiaggia è bianca. E poi sta vicino alla sua famiglia. A pochi chilometri dalla striscia di Gaza, può sentirli quando vuole, addirittura ci pensano gli israeliani a fargli sentire le grida dei suoi familiari.
Come tutti i vip Mousa non è libero nei suoi movimenti, potrebbero riconoscerlo e fargli interviste in compagnia di grossi cagnoloni pronti a fargli sentire il loro affetto. Mi ha chiesto se la vacanza la facciamo insieme. Se magari l'aiuto a venire in Italia. A fare sbarco su qualche bella spiaggia nostrana. Dice che agli alberghi preferisce la spiaggia o la campagna o qualche capannone.
Mousa dice che pagherebbe il soggiorno con lavori agresti, lui abituato alla bella vita a maneggiare sassi e pietre vuole recuperare un po' di contatto con i lavori manuali bucolici. Ho cercato di prenotargli un soggiorno a 5 stelle contattando un associazione di fratellanza con la Palestina. Mi hanno detto che c'è il tutto esaurito e l'unico modo per far trascorrere una bella vacanza a Mousa è la richiesta di diritto d'asilo. Molto difficile da ottenere. Mi dicono anche che un invitation card non è prudente e ci sono pesanti responsabilità per chi ci prova, ''conosci la legge Bossi-Fini?'', mi chiedono.
Mousa dovrà rinunciare anche quest'anno alla sua vacanza. Al sogno di essere libero e ''avere finalemente un futuro'' dice lui.
Io intanto ho spedito una e-mail a Mousa per raccontargli che neanche un'associazione di ''fratellanza'' italia-palestina può far nulla per lui.
Ho trovato la forza per scrivergli che la vacanza non può ancora farla. Forse non la farà mai e dovrà accontentarsi di sentirsi libero solo chattando. Spendendo in un Internet cafè quei pochi dollari che riesce a guadagnare. E immagino la sua faccia quando leggerà la mia e-mail. Un altro bel regalo dal 2002.
Laura

Purtroppo tornano. Sai quella del marito che porta in vacanza la moglie per le nozze d’argento? “E dove la porti?” chiede l’amico. “Alle Seychelles!”. “Accidenti, e per le nozze d’oro allora dove la porti?” “La vado a riprendere”. Ecco, io non sono contro i vip che vanno alle Maldive. Anzi, sono contento. Ma li lascerei li’, per sempre.
Caterina D.

A PROPOSITO DI QUEL RAGAZZACCIO
Quel ragazzaccio che scrive cosacce del genere all'interno del mondo dei brog io non so se sia più folle dell'altro ragazzaccio di Nazareth a nome Gesù. Ma per certo so che ad avercene di più, a migliaia, a milioni di ragazzaci così... E vistosi che il mio mariemarion non so perché si sta autosuicidando e man mano cancella se stesso quasi a ricordami memento mori... mi onora il riportare da ultimo le parole più belle che il più incallito e blasfemo dei bestemmiatori di professione, qual io sono, sente il dovere di raccogliere nel suo cuore e nel suo brog che, caso strano, insieme volgono al tramonto.
Grazie PinoScaccia, come alla fine del mitico Filomena Marturano... io sto piangendo. Ed è un pianto d'amore per te, il mio. E per tutti coloro che non hanno abbandonato la speranza... Mariemarion che va a stampare su un brog che non è più quello perché tutto è stato fagocitato, i miei link, il mio Pasolini, financo l'imeir, dentro un oscuro mondo del Nonsoddove, e nonsopperché...
Mariemarion

IL MONDO DEL MAIL JOCKEY
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Saturday, December 28, 2002

PAROLE NELLA NOTTE
* L' uomo consiste di due parti, la sua mente e il suo corpo. Solo il corpo ha piu' divertimento.
Woody Allen
* La vera felicità sta nelle piccole cose: una piccola villa, un piccolo yacht, una piccola fortuna.
Confucio ?
* "Dodici? Sono troppi! Non si può fare sei?"
(Il produttore di "Gesù di Nazareth" per risparmiare sui costi, riducendo il numero degli Apostoli).
* Roma, semaforo. Extracomunitario si avvicina al finestrino. "Tu dare a me un euro, per favore. Io ceceno". "Tu ce-ceni? Io nun ce faccio manco colazione!".
Francesco Totti ?
IL NOSTRO 2002
In attesa che arrivi il 2003, non manca molto, fermiamo i momenti piu’ importanti dell’anno che sta per finire. Quali sono gli eventi da ricordare, secondo voi, e quelli assolutamente da cancellare? I protagonisti da promuovere e quelli da bocciare? E magari ricordate anche l’immagine che piu’ vi e’ rimasta dentro. Un gioco, ma forse no.
SCRIVIMI o puoi intervenire direttamente anche nel FORUM

E dopo Rita, Stefano, Diana, mandano il loro parere Mariemarion, Barsauro, Mim*mina, Laura e Rocco. NELLA PAGINA SPECIALE LE PRIME RISPOSTE. E LE FOTO DA INCORNICIARE.

L'EROE DELL'ANNO
Alle 10.30 del giorno di Ferragosto, Paolo Foglia vede il suo cane che entra nel Ticino per inseguire una papera che nuota là in mezzo. Lui è in costume, sdraiato su un piccolo asciugamano che divide con la fidanzata Francesca. «Tienilo al guinzaglio - le dice -. Perché se per caso ti scappa ancora e va giù, io non mi tuffo per salvarlo». Due ore più tardi, Paolo Foglia, 35 anni, milanese di Bruzzano, commesso in un supermercato, quasi marito, muore. Annegato. Dopo poco più di quattro mesi, per i lettori del Corriere.it Paolo Foglia è il «personaggio dell’anno». Undici punti percentuali davanti a Silvio Berlusconi. Eppure non lo conosceva nessuno.
Corriere della Sera

TUTTI GLI EVENTI
MONDO. Una catena di attentati scuote il mondo, da Bali a Mosca. Li rivendica al Qaeda, mentre resta il mistero sulla sorte di Bin Laden. Non si placa il conflitto in Medio Oriente. Stati Uniti sull'orlo della guerra con l'Iraq.
ITALIA. Il delitto Biagi fa tornare l'incubo degli anni di piombo. Commuove e divide il giallo di Cogne. Ma è anche l'anno della paura per il Pirellone, del dramma di San Giuliano e di Padre Pio nuovo santo.
POLITICA. E' l'anno del braccio di ferro su giustizia e immigrazione. Il governo perde due ministri: Ruggiero e Scajola. Risveglio della opposizione tra cortei e girotondi. Esplode il caso Rai. Prima volta del Papa in Parlamento.
CULTURA. Il pamphlet di Oriana Fallaci, La Rabbia e l'Orgoglio, scuote l'Occidente. Muoiono Leonardo Mondadori, Emilio Tadini e Franco Lucentini. La lotta all'Aids fa passi avanti. E' ancora polemica sulla clonazione.
ECONOMIA. L'euro entra nei portafogli. In Italia è scontro sull'art.18: i sindacati si spaccano. Esplode la crisi Fiat, 8.600 in Cig. Tregua armata a Mediobanca. I conti pubblici vacillano. La Finanziaria dei condoni.
SPORT. Schumacher e la Ferrari frantumano tutti i record in Formula Uno. Cipollini riporta in Italia il mondiale di ciclismo 10 anni dopo Bugno. Splendide le ragazze della pallavolo. E la nazionale conosce l'incubo Moreno.
SPETTACOLI. La consacrazione di Benigni. Agli Oscar domina il Black Power, mentre a Cannes vince Polanski. Accorsi da idolo delle ragazzine ad attore impegnato. Eminem sul grande schermo. La Scala agli Arcimboldi.
Virgilio
DISASTRO EURO: E' ANCHE COLPA NOSTRA
Sinceramente ne ho abbastanza con la storia che l'inflazione è dovuta allìEuro. Un mucchio di gente ha approfittato del fatto che gli italiani non fossero abituati alla nuova moneta e che psicologicamente si tende a pensare un euro = 1000 lire piuttosto che 2000 per "farci la cresta". Molti prezzi sono raddoppiati ingiustificatamente e nessuno interviene seriamente. I negozi sono vuoti, la gente sta attenta a quanto spende e i negozianti si lamentano che è colpa dell'euro. I prezzi non vengono abbassati anche se tutti insistono che sono troppo cari. E' assurdo. Siamo il solito popolo di imbroglioni: ridicoli. Come con la questione dell'eliminazione delle monetine da un cent. Nessuno si è chiesto perché negli USA dove esiste una moneta che ha lo stesso valore dell'euro nessuno si sogna di eliminare i centesimi? Un centesimo ha valore, comunque. Eliminatelo e contribuirete ad aumentare ancora l'inflazione. Scrivetele queste cose se avete il coraggio.
Giornalisti inTrincea

CON I QUEEN A KABUL
Non compro mai italiano, Pino, che non si chiami Mario Capanna, Giulietto Chiesa o Gianni Minà. Adesso comprerò il tuo Kabul, e scusami se ormai assente da anni dal vostro palcoscenico non ti conoscevo abbastanza. Grazie addìo non vai nei sciò affà ir marchettaro d'accazzo.
E a questo proposito, da megadirettoregalattico di Nonsoccosa, a mio Insindacabile, Indemocratico giudizio ho deciso di nominarti per il nuovo anno direttore generale di MediaRai (non è mia, l'ho fregata a un grande Leonardo che s'è inventata la MediaFiat). Mi raccomando: NIENTE NEPOTISMO PER FAVORE! A mio Insindacabile, Indemocratico giudizio sarai autorizzato ad assumere SOLTANTO i miei brogger preferiti, al massimo puoi portare tua cugina giusto perché sei tu. Seguirà la lista delle poche (centomila) persone da licenziare. Ognuno dei miei brogger preferiti potrà portare, a suo insindacabile indemocratico giudizio un cugino o il portinaio dello stabile. Tutto il resto della manovalanza si fa per dire ce l'andremo a prendere in un qualsiasi Sud del mondo che va bene quale che sia.
Con ciò ti lascio perché ho cose più urgenti da fare: vado ad ascoltare i miei Queen preferiti e... malinconicamente... sognerò Kabul e un giornalista vero. Che il Dio dei bbrei, o suo cugino Allà, o il Grande Ufo, o qualcuno che lassù ne faccia le funzioni ti restituisca ciò ch'hai seminato per tutti noi. Grazie Pino, grazie davvero.
Bea Mariemarion

BANGLADESH, IL PRESEPE DEI BAMBINI PERDUTI
...se presepio dev’essere, non ci sarà posto, nel Bangladesh, per i pastori e gli zampognari di Betlemme che portavano doni al bambino Gesù. Le statuette vanno cambiate. Qui, col piccolo Nasir metallurgico, faranno ressa attorno alla capanna i 200 mila ragazzi di strada di Dacca, le migliaia di bambini rapiti e spediti clandestinamente negli Emirati del Golfo per essere legati alle groppe dei dromedari e stimolarli, con urla e pianti, nelle gare di velocità promosse dagli sceicchi indolenti e sitibondi di crudeltà, la fiumana delle vittime del lavoro infantile che stanno chiuse nelle fabbriche come nelle fucine di Manchester nella metà dell’800 o lavorando 12 ore al giorno nelle cave di pietra, spaccando mattoni con un martello. E, accanto a loro, la folla sterminata delle loro mamme uscite in massa dai postriboli o dagli slums delle periferie urbane e rurali dove la vendita del proprio corpo è considerata come l’unica garanzia di sopravvivenza.
Grazie all’intraprendenza di Paolo e Christopher dell’Organizzazione non governativa Terre des hommes Italia e di un team di giovani volontari dell’ Aparajevo-Banglade sh (AB), Luigi ed io siamo stati in grado di percorrere l’itinerario di un’infanzia e adolescenza che, credo, abbiano scarsa possibilità di paragone, nell’abisso della sofferenza, con altri Paesi del mondo. Un presepio davvero molto triste, questo. E se stai a contemplarlo, anche solo per una settimana, te ne vai sconvolto e angosciato.
Ettore Mo Il reportarge sul 'Corriere della Sera"

QUINTOSTATO
Caro Pino, mi permetto di segnalarti un neo-blog che credo possa riscuotere il tuo interesse :) Quintostato
s.p.

Friday, December 27, 2002

IL NOSTRO 2002
In attesa che arrivi il 2003, non manca molto, fermiamo i momenti piu’ importanti dell’anno che sta per finire. Quali sono gli eventi da ricordare, secondo voi, e quelli assolutamente da cancellare? I protagonisti da promuovere e quelli da bocciare? E magari ricordate anche l’immagine che piu’ vi e’ rimasta dentro. Un gioco, ma forse no. SCRIVIMI.

NELLA PAGINA SPECIALE CI SONO GIA' LE PRIME RISPOSTE.
kabul
Kabul, la citta' che non c'e'

Esattamente un anno fa, di questi giorni, scoprivo Kabul, una delle citta' piu' interessanti e difficili del mondo. Ecco uno stralcio di quel diario dall'Afghanistan appena uscito dai talebani. Uscito?

Visto dall’alto, l’Afghanistan e’ esattamente come me l’aspettavo. Una serie infinita di montagne, lunghe, aride, impenetrabili. E’ ovvio chiedersi da quassu’: ma ancora Osama Bin Laden e’ nascosto in una di queste grotte? Le grotte sono miliardi. In trentacinque minuti, con un aereo dell’Onu, siamo da Islamabad a Bagram, l’aeroporto militare di Kabul. L’impatto e’ impressionante. Dappertutto rovine e relitti. Sono le carcasse di decenni di guerre. C’e’ una novita’: ci fanno il visto afghano. Seduti per terra, sulla pista dell’aeroporto, su un fogliaccio, ma ce lo fanno.
Per uscire dall’aeroporto superiamo un paio di check-point dei marines. Il viaggio per Kabul e’ lungo sessanta chilometri di buche e, naturalmente di montagne. Dobbiamo guadare un fiume. Non ci imbattiamo in predoni, come e’ successo a poveri colleghi sfortunati. Mi fa l’autista: “Ci sono i soldati afghani”. Me li mostra, accanto a una casetta diroccata: sono sei in tutto, stracciati. Poco dopo incrociamo sulla strada una colonna di militari inglesi: beh, ci sentiamo piu’ tranquilli.
Arriviamo a Kabul che ancora e’ giorno, per fortuna. Qui alle 22 c’e’ il coprifuoco, mi dicono, ma gia’ quando e’ buio e’ pericoloso. A meno che non conosci la parola d’ordine, ci spiegano. Gia’, la luce. Qui il fuso e’ spezzato, non mi era mai successo: siamo tre ore e mezza dopo l’Italia. Come dire: fanno di tutto per complicarsi la vita.
Finalmente conosco quella che sara’ la mia casa per un po’ di tempo. E’ in periferia, nel quartiere cosidetto residenziale di Wazir Akbar Khan: qui ci abitavano i comandanti russi quando Mosca aveva conquistato la capitale e, piu’ di recente, i capi dei talebani. L’idea del lusso, come dire, c’e’: piccola piscina in giardino, grande salone con annesso bar, ma non vi dico le condizioni. Oltretutto la luce va e viene, l’acqua pure, mangiare e’ un rischio serio.
Scrivo queste prime note su Kabul al buio senza, in effetti, aver ancora conosciuto Kabul. Poi m’infilo sulla brandina, dentro un sacco a pelo. Appena arrivato mi rendo conto gia’ che sara’ dura. Per fortuna, gli amici della Rai che gia’ stanno qui hanno inventato (benedetti italiani) un piatto di spaghetti, qualcuno ha costruito qualcosa che somiglia a un albero di Natale e riesco in qualche modo ad addormentarmi, nella cuffietta la musica dei Queen.
Finalmente, la mattina dopo, scopro Kabul. Ferita. Variopinta. Incredibile ammasso di umanita’. Su ogni palazzo ci sono i segni pesanti di tutte le guerre che l’hanno violentata, da secoli. Il vecchio bazar dei quattro portici e’ ormai un’enorme baracca, il mausoleo di Timur Shah sventrato, la fortezza di Bala Hissar un cumulo di macerie. Avevo letto da qualche parte: Kabul e’ la citta’ che non c’e’. Invece e’ bellissima. Me ne innamoro, d’istinto.

Dal libro “Kabul, la citta’ che non c’e’” di Pino Scaccia. Foto di Giorgio Pegoli.
Editore Andrea Livi.
Per contatti.
IL TERREMOTO IN SICILIA
Caro Pino, non credo proprio che Berlusconi torni in Sicilia per rincuorare le vittime del terremoto. E non credo, ad ogni modo che questo sia un periodo d'oro, per lui dalle nostre parti. La gente per strada ti risponde che l'anno scorso non l'ha votato, e negli stadi (vedi "la Favorita" di Palermo giorni fa) vengono esposti striscioni con scritte "Uniti contro il 41bis - Berlusconi ti sei dimenticato della Sicilia".A Catania, ad esempio, lo aspettano da mesi... è nato il totoBerlusconi e la gente scommette su quando (non) arriverà per risolvere "l'emergenza etna",ancora in balia delle reciproche gelosie tra sindaco e presidente della provincia. Per il resto, se ci sarà un seguito, sarà la televisione a farcelo dimenticare.
Antonino Musco Erroneo

Caro Antonino, non avevo nessuna intenzione di entrare nel merito (anche perche' in genere dibatto intorno alle situazioni che conosco). Davo semplicemente una notizia, secondo il mio mestiere. La visita era annunciata, appunto ieri l'ho sottolineata. Infatti da stamattina Berlusconi e' Sicilia per una "ricognizione sui luoghi dell'eruzione dell'Etna" come recitano le agenzie. Proprio mentre scrivo il presidente del consiglio sta a Santa Venerina. Come sara' accolto? Questo spetta a voi, dalla Sicilia, raccontarcelo.

IL TERREMOTO DEL MOLISE
una cosa sul molise: quando ho detto tutte le reti intendevo proprio tutte: anche Giorgino, inviato a S. Giuliano, ha parlato della scuola costruita coi fondi del tg5, citandolo tranquillamente (poi la Ferrario l'ha brutalmente zittito)! ;-)
Diana

Mi e' sfuggito (comunque la Ferrario l'ha zittito per questioni tecniche: il collegamento durava da quasi quattro minuti). Questo non significa tuttavia che i fondi raccolti dalla Rai non siano stati ugualmente utilizzati. Ma, forse hai ragione, andrebbe detto. Appena lo so, te lo comunico.
IL NOSTRO 2002
In attesa che arrivi il 2003, non manca molto, fermiamo i momenti piu’ importanti dell’anno che sta per finire. Quali sono gli eventi da ricordare, secondo voi, e quelli assolutamente da cancellare? I protagonisti da promuovere e quelli da bocciare? E magari ricordate anche l’immagine che piu’ vi e’ rimasta dentro. Un gioco, ma forse no.
SCRIVIMI.
SENTIRSI CATTIVI A NATALE
Erano i primi giorni di settembre di diversi anni fa. Nella pensione in val Gardena eravamo rimasti in due coppie: i temporali di fine agosto avevano fatto scappare tutti gli altri. Con l'altra coppia non ci conoscevamo, ma inevitabilmente cominciammo a parlare, anche perchè stavamo non bene, ma benissimo, coccolati dall'ostessa ladina che ci trattava come i cugini del Sud. Lui faceva l'allevatore di maiali nel reggiano, lei seguiva l'amministrazione. Bella coppia: si capiva che si volevano bene e che tutte le sere non si addormentavano subito appena a letto. Dagli occhi, si capiva. Lui si mise a parlare del suo lavoro. Quando uno ama veramente il suo lavoro, è interessantissimo sentirlo parlare. A un certo punto disse: "Perchè vede, quando un maiale si ammala...", ed io: "Ma come fa ad accorgersi che un maiale è ammalato fra le altre centinaia?" "Semplice, gli altri gli saltano addosso". Sì, probabilmente c'erano, migliaia di anni fa, branchi di maiali che non facevano così: solo che si sono tutti estinti. E magari, chissà, l'uomo di Neanderthal porgeva l'altra guancia; ma anche lui non c'è più. Nel nostro cervello c'è la nostra storia evolutiva. Non possiamo amputare le parti arcaiche, il cervello del rettile, il comesichiama. Peggio, non possiamo far finta che non ci sia. Io cerco di guardarlo, il nazista che in me (non uso le virgolette, se parlassi di voi le userei...). Se ne sta lì, accucciato; a volte mi è pure utile, se debbo farmi rispettare. Ma in genere è un fanigottun, proprio perchè lo guardo, lo "vedo". Buon Natale.
Primo Casalini

Dopo aver letto dell' iniziativa umanitaria, tipicamente natalizia, di quei morti di fame della Nestlé nei confronti del ricchissimo governo etiopico sono andato al sito italiano della multinazionale svizzera e ho inviato questo messaggio di auguri: "Mi complimento per la vostra benefica iniziativa natalizia nei confronti dell'Etiopia. Non so se riuscirete ad ottenere i loro soldi. Sicuramente, però, da me non otterrete più un centesimo di euro, poiché mi guarderò bene dall' acquistare qualsiasi vostro prodotto. Buon Natale!" A chi fosse interessato segnalo il sito della Rete Italiana Boicottaggio Nestlé .
Cesare Bardaro
Le due mail da Sabellifiorettiblog

Gli auguri sono un fatto privato, naturalmente. Fra i tantissimi, anche di bloggers, ricevuti in questi giorni (grazie1), ne pubblico alcuni solo perche' hanno una valenza generale.

Caro Pino, tempo fa lessi "il cinico non è adatto a questo mestiere - Conversazioni sul buon giornalismo" di Kapuscinski... Grazie per il "buon giornalismo" che fai ogni giorno... con gli occhi e l'anima, come hai scritto tu... I miei più cari auguri di Buon Natale a te... "che spingi avanti il cuore ed il lavoro duro di essere uomo e non sapere cosa sara' il futuro ... con l'ansia di cercare insieme un bene piu' profondo"
Luna

Speriamo in un buon 2003, anche se le premesse sono disastrose (incombe la guerra in Iraq)
Stefano B.

In questo giorno che per me e' tuttto tranne che, consumismo tavole imbandite e panettoni, un pensiero per te, viaggiatore attraverso un mondo di immagini e parole...Auguri Pino per quello che poi e' il viaggio piu' importante...quello della vita!
Silvia

approfitto per salutarvi e augurarvi un buon 2003 (donne, uomini, droga, rock&roll, un bacio di mastella alle donne, un bacio della bindi agli uomini etc etc etc etc et)
Siciliablog

Thursday, December 26, 2002

LE TORTURE AI TALEBANI
Maltrattamenti, torture, ricatti psicologici, vere e proprie vessazioni. Se l'inchiesta dell'autorevole Washington Post, che ha accusato la "democraticissima" America di torturare, o far torturare da paesi "amici", i prigionieri di guerra, trovasse conferme, il cammino della civiltà verso l'affermazione dei diritti umani sembrerebbe destinato a un brusco passo indietro. Le accuse del quotidiano statuniternse, d'altronde, sono circostanziate e terribili: a Guantanamo, il terribile carcere dove sono ospitati i detenuti sospettati di appartenere ad al-Qaeda, i prigionieri verrebbe "ammorbiditi" al loro arrivo. Bendati e legati verrebbero presi a calci, sbattuti contro le pareti, costretti a mantenere posizioni dolorose e privati del sonno. Torture e sevizie, d'altronde, comincerebbero già durante il viaggio, quando i prigionieri verrebbero immobilizzati su sedili o barelle, legati con nastri adesivi, picchiati. Lo scopo? Ottenere confessioni e collaborazione, in una riedizione rinnovata, ma non migliorata, degli interrogatori della Santa Inquisizione. Ad occuparsi di strappare informazioni dai sospetti talebani sarebbero gli uomini della Cia, pronti a punire con torture chi non collabora, e a premiare, anche con ricche mazzette di dollari, chi decide di confessare. Gli interrogatori si svolgerebbero in due basi distinte: quella di Bagram, presso Kabul, e la base di Diego Garcia, nell'atollo britannico dell'oceano Indiano. Lo stesso Pentagono, negli ultimi trenta giorni, sarebbe stato costretto ad aprire un'inchiesta penale sulla morte di due detenuti, abbandonati in container gelidi d'inverno e bollenti d'estate. Ancora peggio però, avverrebbe per i prigionieri che, appositamente, la Cia consegnerebbe a paesi come Arabia Saudita, Giordania, Egitto o Marocco. Qui non vi sarebberro scrupoli, infatti, a ricorrere a droghe, fustigazione dei piedi, corde per sospendere i detenuti immobilizzandoli in posizioni atroci in perfetto stile medievale. La democratica America, ovviamente, evita di chiamarle "torture". Per il fenomeno gli esperti hanno coniato un termine decisamente più asettico:"Stress and duress", ovvero stress e coercizione. Ma l'opinione pubblica statunitense ha reagito malamente alla pubblicazione delle informazioni raccolte dal Washington Post. E sebbene la Casa Bianca abbia immediatamente chiarito di "vietare e condannare la tortura", i dubbi, fortissimi, restano. Il Nuovo
mangosi
QUEL RAGAZZO DI NAZARETH
Quali sono i valori per i quali vale la pena vivere ? Su quali si può basare l'educazione di un figlio ? Esiste ancora un amico su cui contare ? Esiste una famiglia a cui tornare dopo un percorso difficile e doloroso ? Ci sono valori da salvare ? Messaggi semplici sulle cose in cui credere ?
Ho visto piazze riempirsi di giovani, con le loro bandiere, i colori accesi per simboleggiare una scelta di campo, ho ascoltato i canti e la musica intonati in coro per sentirsi più vicini, ho letto cartelli che esprimevano una volontà ferma. A questa generazione ricca di valori, portatrici di risorse, a questi nuovi "barbari" carichi di ideali, sono dedicate queste brevi riflessioni. Amate la libertà. Il valore più importante da trasmettere ad un figlio. Libertà dal bisogno. Libertà di pensare senza condizionamenti. Libertà di scegliere di fare o non fare, di dire o non dire, di amare, di odiare, libertà di mostrare le tue ricchezze interiori. Credete profondamente nei vostri valori, difendeteli, non negoziateli mai.
Quel ragazzo nelle vie di Nazareth, quella fronte al cielo, quei capelli al vento, gli occhi che illuminano la notte, il cuore gonfio di sentimenti ardenti, portava con sé il bagaglio immane di valori che doveva consegnare al mondo. Quei valori per i quali vale la pena di vivere, per la difesa dei quali si può morire, si deve morire. Tu hai voluto morire per essi. Il tuo grido di dolore, la tua invocazione di aiuto, la tua carne ferita, il tuo sangue di uomo che ha bagnato la terra. Per quei valori, che sono sempre all'origine di una nuova vita, che rappresentano sempre una resurrezione permanente. Quei valori per i quali vale la pena dire "NO" ai venti gelidi della guerra, delle normalizzazioni soffocanti della vita quotidiana, della mercificazione dei sentimenti, della perdita della memoria, dell'indifferenza per chi non ce la fa. Quel "NO" è l'inno sofferto alla libertà. Grazie al ragazzo di Nazareth. Grazie ragazzi tutti.
Giancarlo Carletti Mail Jockey
La vignetta e' di Roberto Mangosi
TERREMOTO, RIBALTA E PROMESSE
Milleduecentotrentuno persone di Santa Venerina, il comune etneo maggiormente colpito dal terremoto del 29 ottobre scorso, passeranno il natale e il resto dell'inverno nelle roulotte, qualcuno il resto della vita. Le gare di solidarietà per loro non ci sono state, la spettacolarizzazione televisiva di quanto successo in Molise li ha esclusi dall'agenda delle urgenze governative, sia nazionali che locali. Lo scalpore giostrato dai politici durante questi giorni si è concentrato sull'aereoporto di Catania, ora chiuso ora riaperto a seconda delle ceneri vulcaniche che piovono dal cielo, ma di queste persone non se n'è saputo più niente, come per quelle di Milo, Giarre, Acireale. Parlare con qualcuno di loro dentro i campi di accoglienza è quasi impossibile, un muro di silenzio è stato volutamente calato sulle loro vite e sui loro guai, perchè?
Antonino Musco e Gianluca Ferro
Erroneo

Poi un giorno, facciamo passare le feste, ci sara’ da raccontare il rapporto fra mass media e terremotati di San Giuliano. Come cioe’ gli abitanti del paese molisano rifiutino, anche in malo modo, la ribalta. Forse perche’ comunque hanno gia’ privilegi (anche a scapito di comuni vicini senza lutti ma molto piu’ colpiti)…e meno se ne parla, meglio e’. A proposito di Santa Venerina, comunque, so che domani Berlusconi va anche li'.

Una domanda: nei telegiornali (di tutte le reti) si continua a parlare delle opere costruite nei paesi che hanno subito il terremoto, grazie ai fondi raccolti da tg5 e corriere delle sera... ma con i soldi raccolti dalla rai che cosa si è fatto? Morandi, Venier e gli altri che invitavano a dare, si sono tenuti proprio tutto o hanno lasciato qualcosa anche per chi ha bisogno davvero? Buon Natale.
Diana

Tutte le reti? Mediaset, volevi dire. Certamente sono piu' brave a promozionare le azioni che fanno. Non so, sinceramente, come sono stati destinati i fondi delle trasmissioni Rai. Ma Morandi e la Venier non possono essersi intascati niente, anche perche' loro erano solo i conduttori. Suvvia... un po' di fiducia, talvolta.

STORIA DI UN GIAPPONESE CHE VOLEVA FARE FORTUNA
In Giappone li chiamano "salary-men". Ce ne sono tanti. Piccoli impiegati per tutta la vita che alle soglie della pensione cercano il gran colpo, inventandosi imprenditori. Ma qualcuno esagera. E' la storia di Eiichi Tokuda, sessant'anni, ragioniere in una ditta di costruzioni, che pero' ha esagerato. Si era gia' indebitato con la Chun Shinkin Bank per tre milioni di euro e addirittura non gli bastavano, ne voleva altri, il doppio. Cosi' stamattina si e' presentato all'ufficio prestiti chiedendo un’altra saccata di yen. Ha preso il numeretto come tutti. Si e’ messo da una parte tranquillo, in fila. Ma quando e' arrivata la ragazza del the' e’ saltato su, l'ha presa in ostaggio insieme a tre dipendenti della banca. Per piu’ di quindici ore si e' asserragliato nell’ufficio, al sesto piano del palazzo della Shinkin, nel centro storico di Kyoto. Dopo dodici ore ha liberato la donna, due ore dopo un uomo. Gli altri due piu’ tardi, senza aver incontrato il direttore come aveva chiesto. Si e’ rassegnato. Il suo sogno, cullato per una vita, e' svanito in mezza giornata: passera' la vecchiaia da pensionato. Eppure ci credeva, il suo non e' stato un gesto improvviso ma assolutamente programmato. Prima di andare in banca stamattina si era fermato nel suo ufficio e aveva lasciato un video in cui e' ritratto con una pistola. La stessa con cui ha tenuto sotto tiro gli ostaggi e che ha mostrato spesso minacciosamente dalla finestra, come un vero bandito, non come un poverocristo disperato. Non e' stato difficile entrare con l'arma in banca perche' in Giappone non ci sono controlli. Quest’anno pensate e’ gia’ la dodicesima volta che succede un episodio del genere. Gli amici con gli occhi a mandorla non hanno capito. Ancora si fidano. La gentilezza e il rispetto valgono piu’ della sicurezza. Come se vivessero sulla luna.

Wednesday, December 25, 2002

L'anno scorso a Islamabad
Nel 2000, avete letto, in Lapponia. L’anno scorso in Afghanistan. Esattamente un anno fa, il giorno di Natale, stavo a a Islamabad, pronto a entrare a Kabul. Ecco il diario di quel giorno tratto dal mio ultimo libro. Il Natale non e’ mai citato, come se l’anno scorso non fosse esistito. Come non ne sono esistiti per me altri: una volta, ricordo, in Russia, ai confini con l’Ucraina, un’altra a Karlovac, in Croazia, sotto le bombe, e un’altra ancora in Puglia, in mezzo ai disperati. Strano mestiere. Questa e’ la pagina dal Pakistan. Spero di non doverci tornare quest'anno. Non solo per me.

“Ciao”. Fa uno strano effetto mettere piede in Pakistan e sentirsi salutare in italiano. “Ciao!”. E’ un ragazzo, eta’ indefinibile come tutti qui, ma sicuramente giovane. Mi sembra una faccia gia’ vista e forse l’ho vista davvero: uno di quelli che ti vogliono rifilare i fiori al ristorante o che stanno al self-service quando il benzinaio ha finito il turno, oppure uno di quelli che adesso l’idraulico di fiducia si porta appresso, tanto costano poco. In effetti e’ uno di questi. “Ciao. Amo gli italiani, per me sono la vita. Sto a Brescia, adesso ho lavoro, soldi, tutto”. Mi pento per tutte le volte che non ho comprato un fiore da uno come lui.
Quando esco finalmente, dopo i controlli, dall’aeroporto di Islamabad e’ la solita storia di tutti i Paesi poveri. Faccio fatica a districarmi fra mille mani e milioni di voci: chiedono elemosina, offrono taxi, braccia per i bagagli. Vorresti accontentarli tutti, lo puoi fare solo con pochi, mentre tenti disperatamente di capire quanto valgono quelle “rupees” che hai appena cambiato, per non sbagliare: ne’ dando troppi soldi, ne’ troppo pochi.
E’ la prima volta che vengo in Pakistan. Sono incuriosito da questa terra stretta fra la disperazione dei profughi afghani e la guerra che incombe dall’India. Grandi problemi capitati in un momento sbagliatissimo, di grave crisi economica, come se da queste parti ci fosse mai un momento giusto. Mi guardo intorno nel taxi piccolo e sgangherato (noto che e’ di una marca giapponese, come tutti) e trovo solo deserto spezzato da quelle macchie di colore che sono ,diciamo, gli autobus: autentici monumenti naif viaggianti, soffocati dalla gente arrampicata dappertutto. Siamo quasi arrivati in albergo e ancora pero’ non “trovo” Islamabad. Il tassista, Ahlid, che parla un pessimo inglese, quasi incomprensibile, come tutti gli asiatici, mi guarda: “Ma qui siamo gia’ in citta’. Vedi, quello e’ il palazzo del presidente, questo e’ il palazzo della televisione, quella e’ l’ambasciata francese, ecco, questo e’ il tuo albergo. Siamo arrivati”.
Andando qualche ora dopo, frastornati dal fuso, negli uffici delle Nazioni Unite per prenotare l’aereo di domani per Kabul, in realta’ scopriamo che il deserto e’ interrotto, oltre che dai palazzi del potere, anche da qualche variopinto e sgangherato centro commerciale. Ma ancora mi manca Islamabad. Ho cambiato tassista. Provo con quest’altro: ma la citta’, voglio dire la gente dov’e’? Mi risponde pronto: “Ci vuole un’ora di tempo, tanta pazienza per il traffico e mille rupie e ti ci porto”. Rinuncio a recuperare quelle quattro ore di sonno che mi mancano e accetto.
E cosi’ conosco Rawalpindi. Un posto vivo, vivace, pieno di gente sicuramente senza molte cose ma che corre e sorride, che si saluta, mangia per strada in localini curiosi, dove ci sono bambini che gridano e commercianti che urlano. Vedo case emozionanti: vecchissime e struggenti, belle. C’e’ fango e puzza, ma in qualche maniera allegria. Per inciso, non c’e’ neppure l’ombra di un occidentale. Penso, a voce alta: finalmente ho conosciuto Islamabad. Il tassista mi guarda strano. “Ma questa non e’ Islamabad, e’ Rawalpindi. Qui abita la gente. A Islamabad ci sono solo palazzi”.
Ho troppo sonno per capire. Domattina sveglia all’alba per Kabul. Mi sento un pizzico d’angoscia dentro: e se non trovassi neppure Kabul?
Islamabad (Pakistan), 25 dicembre 2001

Dal libro “Kabul, la citta’ che non c’e’” di Pino Scaccia. Foto di Giorgio Pegoli.
Editore Andrea Livi.
Per contatti.
renne
SONO STATO NEL PAESE DI BABBO NATALE
Allora il Blog non esisteva, almeno per me. Ecco un piccolissimo diario scritto da Kiruna (Svezia) intorno al Natale di due anni fa.

Adesso e’ meno venti. Non si puo’ stare fuori per quanto e’ freddo. Pero’ sono felice. Mi sono appena mangiato una zuppa di cipolle, un pezzo di beef (ho rifiutato la carne di renna: amo troppo quelle bestie) e uno squisito chocolate cake. Bevevano tutti birra a fiumi: per riscaldarsi e perche’ e’ venerdi’ sera. Il paesaggio e’ magico. Questa e’ la Lapponia. Sto a Kiruna, cosi’ a nord che piu’ a nord (quasi) non si puo’, oltre il circolo polare artico. Fuori la finestra continuano a passare le renne. Dicono che questo sia il paese di Babbo Natale. Ripenso a qualche vignetta hot di Maialopoli : sorrido. Sembra di stare immersi in un paradiso incredibilmente bianco. Tutto e’ soffice: anche i pensieri. Pensate, ieri, solo ieri, stavo in Africa, a Tunisi. Mi sento fortunato. Vado a dormire all'Ice hotel, l'albergo tutto di ghiaccio. Non c'e' un rumore. Purtroppo stasera non sono riuscito a vedere l’aurora boreale. Forse ci riusciro’ domani. Dicono che bisogna esprimere un desiderio, come con le stelle. Lo faro’: non solo per me.

Ma che ci facevi a natale al polo nord nell'ice hotel? ma l'hai incontrato babbo natale? e l'hai vista poi l'aurora boreale? ma soprattutto: ma nell'ice hotel è davvero tutto TUTTO di ghiaccio?
scatta il TOTO-ICE-PINUCCIO: che ci faceva pinuccio nell'ice hotel al polo nord?
1) il piccolo aiutante di babbo natale
2) sbirro sulle tracce di babbo natale
3) intervista a bin laden, a quei tempi co-proprieatrio dell'ice hotel. L'altra metà era, ovviamente, della famiglia bush
4) fuga d'amore con la renna più bella di babbo natale, ma lei, smorfiosetta, era impegnata a passeggiare con le altre renne
5) ....questa non se po' dì...riguarda il ghiaccio, lo sbalzo di calore dell'africa e i suoi cibi piccanti
6) semplicemente in vacanza, pinuccio odia i posti affollati
7) riunione annuale dei mohicani, lui capo tribu'
8).............
Laura

A questo punto, sono costretto a chiudere in fretta gli interrogativi. Il motivo di quel viaggio e' banale. Stavo a seguire il vertice europeo sulla mucca pazza. Evento non da poco, visto che quel giorno si decideva il futuro della benemerita bistecca alla fiorentina. Servizio in realta' non nelle mie corde, ma adesso lo ammetto: lo sfizio di saltare direttamente dall'Africa al Polo, con uno sbalzo termico di quaranta gradi, mi piaceva troppo e ho accettato. Forse ti ho deluso. Lo so: avresti preferito la storia dell'avventura con una renna. Ma non posso dirti una bugia. Troppo poco tempo: non abbiamo avuto modo di approfondire.

nonsolofesta

Il travestimento era in tema con la festa, lo scopo tutt'altro che benefico. Due uomini travestiti da Babbo Natale hanno rapinato un negozio di videogiochi a Brest, città della Francia occidentale, e sono fuggiti con la cassa dopo aver ferito alla testa il proprietario. Nonostante gli abiti vistosi, nessuno è riuscito a rintracciarli: si sono confusi tra le decine di di ragazzi-Babbo Natale che invitavano agli acquisti per le strade del centro Di tutto rispetto il bottino: 3.000 euro.

Attimi di panico, la scorsa notte, durante la messa di Natale nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Cordenons, in provincia di Pordenone. Durante la funzione religiosa, dieci minuti dopo la mezzanotte, un ordigno è esploso, gettando nel panico i presenti in chiesa. Una sorta di bomba carta era stata sistemata sopra un confessionale, a un'altezza superiore a quella delle persone presenti in chiesa. L’incubo è riaffiorato subito, tra i presenti. E il pensiero corso, veloce, a una bomber, il misterioso personaggio che dall'agosto 1994 fa esplodere rudimentali ordigni in varie località del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto orientale. L'episodio non è stato rivendicato.

Tre persone che viaggiavano a bordo di un automezzo che avevano caricato con petardi da poco rubati in una fabbrica sono morte a seguito dello scoppio dei fuochi d'artificio, che ha provocato la distruzione della vettura. E' accaduto ad Orta di Atella, un comune della provincia di Caserta. Secondo le prime notizie lo scoppio non ha provocato feriti, anche perché é avvenuto lungo una strada provinciale poco frequentata nella mattinata di Natale. I tre occupanti l'automobile sono morti all' istante.

Ha festeggiato l'arrivo del Natale sparando colpi di fucile e ha ferito una coppia di coniugi che erano per strada. E' accaduto a Cerignola (Foggia). L' uomo, Giuseppe Di Trani, di 26 anni, è stato poi arrestato dai carabinieri. Poco dopo la mezzanotte Di Trani è sceso, imbracciando il proprio fucile, dalla propria abitazione e ha iniziato a festeggiare insieme con le persone che erano per strada. Ad un tratto ha imbracciato l'arma e ha cominciato a sparare alla cieca: alcuni colpi hanno ferito un muratore di 30 anni e sua moglie.

Due persone sono morte, nella notte di Natale, a Roma. Entrambe investite da un'auto. Il secondo incidente si è verificato poco prima della mezzanotte. Un uomo stava andando alla messa di Natale, con tutta la famiglia, quando un’auto lo ha investito, uccidendolo.

Rubano le statuine del Presepe e poi le abbandonano in un sacco della spazzatura sul lungomare. Sconcerto a Fregene per quello che viene considerato uno sfregio ai danni del Presepe gigante che, come ogni anno è stato allestito dalla Proloco su viale della Pineta. Dalla grande stalla nella notte tra domenica e lunedì sono state trafugate cinque statue di terracotta, alte circa 60 centimetri, raffiguranti la Madonna, l'asinello e tre pastori. Questa mattina è stato trovato un sacco dell'immondizia abbandonato sulla litoranea nel quale s'intravedevano le statuine.

Tuesday, December 24, 2002

ACCESO IL LUME DELLA PACE
Il Papa si e' affacciato per alcuni minuti alla finestra del suo studio su piazza San Pietro e ha acceso il 'lume della pace'. Il 'lume della pace' e' una candela che simboleggia la pace portata nei cuori dalla nascita di Gesu'. Il gesto del Papa ha concluso la cerimonia di inaugurazione del presepio allestito in piazza San Pietro secondo una scenografia romana del Settecento, con 17 figure, nove delle quali provengono dal presepio antico della basilica di Sant'Andrea della Valle.

LA FAVOLA DI NATALE
Per Veronica questo sarà un Natale indimenticabile. Otto anni appena compiuti, residente a Tirano, la bimba è stata la protagonista di una favola a lieto fine. Mentre passeggiava con il suo cane lungo la via che costeggia il parco delle Torri, Veronica ha avvertito degli strani lamenti. I mugolii hanno subito attirato l'attenzione di fido che ha trascinato la piccola in mezzo al boschetto. Qui, accasciato tra i cespugli c'era un piccolo un cerbiatto ferito, probabilmente dalla tagliola di un bracconiere. E così la piccola Veronica con l'aiuto dei genitori ha salvato il povero Bamby, che sanguinava vistosamente. Sono stati avvertiti i guardacaccia e l'animale ferito è stato portato nel Centro Faunistico di Ponte in Valtellina, dove sarà curato e poi rimesso in libertà.
“E' Natale…. “
Eravamo così felici, quel giorno di marzo dell'81, al matrimonio di mia sorella. E per tutta la cerimonia ripetevamo questa poesiola che lei m'aveva appena insegnato assieme ad altre chicche del genere... Era così bello quel giorno di marzo.
Rossana s'è suicidata,pochi mesi dopo, con la macchina è andata contro un albero, volutamente, prendendo per dritto a cento all'ora la curva di una strada triste in quel tristissimo Nord del Varesotto. Di lei m'è rimasto soltanto questo. Un sorriso. Lo dedico a te. Buon Natale Pino.
Bea

Bene, sono tornati, ma solo per una toccata e fuga.
Mi chiedo perche' i Savoia, dopo aver ottenuto il benestare per tornare in Italia, abbiano scelto proprio il Vaticano per la loro prima visita, considerato che il Vaticano non fa parte dello Stato italiano e che quindi non ricade sotto la giurisdizione che vietava ai Savoia di mettere piede in Italia. Insomma, la visita al Papa avrebbero potuto farla da sempre, atterrando con il loro aereo privato all'interno del Vaticano.
Mi chiedo perche' non abbiano scelto la tanto amata Roma per la loro prima visita..che ne so'..magari Tor Bella Monaca, Tor de Cenci, qualche bel quartiere della periferia romana.
Mi chiedo perche' all'udienza del Papa c'erano i Savoia e non c'era Marco Bianchi, con la figlia malata di cancro, disperato, credente, con l'unica speranza di ottenere un miracolo dal Papa.
Mi chiedo perche' debba essere imposta una ''tassa-di-solidarieta''' per la ricostruzione delle zone terremotate del Molise, quando esiste l'''1permille'', quando con la vendita di un solo gioiello del Vaticano ci si potrebbero ricostruire le Twin towers, e quando sulla Finanziaria non c'è nessuna voce ''Aiutiamo il Molise''.
Mi chiedo anche perche' i giornalisti presenti alla conferenza stampa dei Savoia non abbiano chiesto alla famiglia reale informazioni sulla causa in corso contro l'Italia presso la Corte di Giustizia Europea per il risarcimento dei danni per l'esilio e per la restituzione dei beni reali di famiglia. Tutti a chiedere solo una cosa:''emozionati?''.
Laura Bogliolo Savoiablog

"Buon Natale, signora! Oggi tutti in famiglia, eh?" "Eh si'! Ogni tanto, se Dio vuole...". "Ogni tanto ci vuole, un po' di pace! Non si campa piu', oggi!". "Ha visto il Bigazzi? L'hanno rapinato fin dentro la villa, l'hanno!". "Sicuramente albanesi... Buon natale, ingegnere!".
* * * (Ansa. Un gommone con 24 clandestini a bordo, uno dei quali cadavere, e' stato intercettato da una motovedetta della Guardia Costiera al largo delle coste di Lampedusa...) * * *
"Io se fossi al governo...".
"Beh, il governo ci prova... ma ci vuol altro, con quella gente...".
"Io la ricetta ce l'avrei... Buon Natale, avvocato!".
"Grazie! Ma il natale col mitra, ci vorrebbe! Sa cos'e' successo a mia
figlia, l'altro ieri?"
"Cosa?".
" Le stavano portando via il telefonino! Una zingara! a due passi dal
Duomo!".
* * * (FrancePress. Peschereccio con 120 clandestini africani naufragato al largo della Libia a causa del maltempo. L'alto numero dei corpi non ancora ritrovati rende per il momento impossibile un esatto bilancio della sciagura. L'imbarcazione sarebbe stata travolta da una tempesta poche ore dopo aver lasciato la terraferma. Le 120 persone, spiega una nota del ministero, erano "dirette verso l'Europa e forse piu' precisamente verso l'Italia". Finora la Guardia costiera e' riuscita a portare in salvo 52 immigrati). * * *
"Stavamo dicendo appunto...."
"Eh, ha ragione quello la'... Cannonate nella pancia mentre sono ancora
sulle navi!".
"Evvia niente politica! E' Natale!"
"Ha ragione, signora! Mi scusi tanto...".
"No no, ci mancherebbe... Ma oggi almeno...".
* * * (Reuter. Naufragio sulle coste di Amgriwe (40 chilometri a nord di El Ayun, il capoluogo del Sahara occidentale) dove i corpi di 32 clandestini sub-sahariani sono stati ripescati dalle autorita' marocchine. Non si conoscono ne' le cause della tragedia ne' la nazionalita' delle persone annegate, i cui corpi sono stati trasferiti all'obitorio di El Ayun). * * * Buon Natale.
Riccardo Orioles

Un bel regalo di Natale.
Il giorno 25 novembre ricevo da una persona che non conosco una mail con oggetto ‘’forse puo’ interessarti’’. Nell’oggetto della mail la segnalazione di un corso di giornalismo online e il link al sito Ageonline. Iniziano le domande: questo sconosciuto come conosce la mia mail? Ma soprattutto: come sa che un corso di giornalismo puo’ interessarmi? Cerco nelle referres (statistiche) del mio sito personale dove la mia casella di posta e’ pubblica. Trovato: ‘’search.supereva.it Chiave=Cercasi aspiranti giornalisti’’. Qualcuno ha usato il motore di ricerca supereva per cercare aspiranti giornalisti, ed ha trovato il mio sito e la mia casella di posta
Laura B. Il racconto completo della disavventura in Primapagina.
STORIE DI NATALE
Sarà un Natale senza soldati per le strade, quello del luogo simbolo della cristianità nel mondo, ma anche senza la presenza di Yasser Arafat. A Betlemme infatti, dove ci si prepara a celebrare il rito della natività nel luogo dove, per i cristiani, il Redentore venne alla luce, l'esercito israeliano ha deciso un'operazione di "mimetizzazione" che lo porterà a defilarsi dalle vie cittadine. La presenza dei militari insomma, dovrà essere discreta, quasi invisibile. "Non si avvertirà - ha spiegato il generale Amos Gilad - e non si vedranno carri armati per le strade". Una presenza discreta, e soprattutto senza coprifuoco, per favorire la celebrazione della festa cristiana e alleggerire le tensioni con la popolazione locale. Il Nuovo

PinoScaccia giochi sporco! Io nce l'ho ir compiuter per risponde co l'immagini di "Buon Natale" che ci lasci sur brog, sì, proprio là ndo' ce sta scritto: si nciai coraggio ncriccà. Ammé! che sto' ancora a ride! E sai anche che le leggi mi vietano di risponderti in buon itagliano certe cosette da carrettiere che tu manco te le sei sognate nvita tua! Te le scriverò via imeir. Ti scriverò il "mio" BuonNatale personale, niente di che, una piccola cosa da bambini, si fa per dire... Ciao Pino, grazie per la risata e BuonTutto a te.
Bea Mariemarion

Auguri dedicati ai Giornalisti inTrincea e grazie ai Giornalisti inTrincea dello slancio, dell'ironia, dello spirito, delle ruvidezze, delle informazioni e letture.
Pierluigi Baglioni

Un Natale disperato per molti, in Russia. Una vera e propria strage di senza tetto sta infatti colpendo Mosca, dove la temperatura è scesa di nuovo a meno 20 gradi e le vittime del gelo, in meno di tre mesi, sono ormai salite a 180, con centinaia di ricoverati negli ospedali. Solo la notte scorsa tre persone sono morte ed altre 33 sono state ricoverate per ipotermia dopo essere state trovate congelate nelle strade della capitale dove, secondo calcoli ufficiosi si aggirano oltre 100 mila senza tetto. Il bilancio da ottobre è così salito a 180 a poche settimane appena dall'inizio del lungo inverno russo e alla vigilia delle lunghissime festività che cominciano con il Natale cattolico, passando quindi per il Capodanno, il Natale ortodosso (7 gennaio) fino a quello antico ortodosso del 13 gennaio. Lo scorso anno i morti durante l'intera stagione invernale, che in Russia comincia il primo dicembre, erano stati oltre 300, ma quest'anno le cifre sembrano indicare che la strage di senza tetto, che spesso indulgono all'alcool per trovare un effimero tepore, sia purtroppo destinata a battere ogni record.

Roma. Proteste (inutili) fra i poveracci per la decisione del comune di tagliare le corse dei metro' nel periodo natalizio.
Riccardo Orioles

Se Cuore esistesse ancora avrebbe l'occasione di rispolverare il vecchio e storico titolo "Hanno la faccia come il culo". La Nestlé, il colosso alimentare che nel 1995 dichiarava un fatturato annuo di circa 41 miliardi di euro, ha fatto causa all'Etiopia per 6 milioni di dollari. Il motivo è l'esproprio, da parte del regime militare al potere nel 1975, di una fabbrica del gruppo Schweisfurth, in seguito acquisito dalla Nestlé, che ne ha ereditato i diritti di indennizzo. Secondo il World Food Programme nel 2003 in Etiopia saranno ridotte alla fame da 10 a 15 milioni di persone. Alla FAO, invece, basterebbero 1,9 milioni di dollari per sostenere cinque progetti d'emergenza: farmaci, vaccini e strumenti veterinari a sostegno di 35.000 famiglie pastorali; fornitura di scarti di patate dolci alle 50.000 famiglie rurali colpite dalla siccità; ripristino dei sistemi irrigui e fornitura di sementi varie per altre 20.000 famiglie; installazione di 250 pompe a pedale e 100 pompe a motore per l’irrigazione su piccola scala per aumentare la produzione agricola e migliorare la sicurezza alimentare di circa 5.000 famiglie colpite dalla siccità.
Gianluca Neri Gnueconomy

Monday, December 23, 2002

Ma esiste Babbo Natale?
Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti, che solo Babbo Natale ha visto. Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu , Buddisti e Giudei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia. Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, assumendo che viaggi da Est verso Ovest. Questo porta ad un calcolo di 822,6 visite per secondo. Questo significa che, per ogni famiglia Cristiana con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per: trovare parcheggio ( cosa questa semplice, dato che può parcheggiare sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta ); saltare giù dalla slitta; scendere dal camino; riempire le calze; distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale; mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione; risalire dal camino; saltare sulla slitta; decollare per la successiva destinazione.
Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di 1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale di 120 milioni di Km. Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84 Km/sec, e una renna media a circa 30 Km/h. Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento: assumendo che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso di circa 1 Kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo Babbo Natale (notoriamente sovrappeso). Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150 Kg. Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10 volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne, ne serviranno circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4 volte il peso della nave Queen Elizabeth II. Sicuramente, 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 Km/sec generano un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di renne di testa assorbirà 14,3 quintilioni di Joule per secondo. In breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.
CONCLUSIONE : Babbo Natale c'era, ma ora è morto.
Mail Jockey

QUESTE SAREBBERO FESTE
E' da un paio di giorni che volevo dirti che mi è praticamente impossibile aprire il tuo blog. In pratica quando accedo mi rimanda all'accesso di un sito porno che tenta di installarsi anche come pagina predefinita di apertura, poi quando tento di chiudere le tre finestre che mi si aprono, mi inkioda l'explorer. :-(
Non ho ancora le condizioni ottimali per riprendere in toto l'attività webica e un po' mi spiace, ma ormai dovrei essere in dirittura d'arrivo. Mi spiace un po' perchè oggi con i Savoia ci avrei potuto scrivere un romanzo, tra cazzate vagotoniche e riflessioni più serie....Ma non dispero, prima o poi riprenderò a gettare veleno.
Molti auguri per tutto ciò che vuoi, ma proprio no per Natale... Sai com'è? Tra la Nestlè che chiede i danni all'Etiopia, gli Amerikani che negano il basso costo dei farmaci anti AIDS alle popolazioni africane, bush che non si fermerebbe nemmeno se Saddam si mettesse a 90° senza pantaloni, i condoni salva ladri, e senza frugare in casa d'altri potrei dirti lo squallore della miseria umana che mi circonda...Non so proprio se esista il Natale!
Rita

balordo
AUGURI ANCHE A LUI
Natale è ormai alle porte con i dolci, i regali, i parenti da incontrare... si anch'io mi sono persa nel caos dei negozi, nel traffico della gente che si scontra con i pacchetti colorati. Ci sono stati i regalini per le amiche (un incubo, l'euro ha fatto aumentare notevolmente i prezzi anche per pensierini miseri) e il regalo per me (non si può sempre comprare cose per gli altri, ogni tanto bisogna comprare anche qualcosa per sè). Quest'anno non è ancora arrivata la neve, forse non verrà... mi mancherà, ma in fondo ho già visto il cielo, il mare, il sole, le stelle e mi basteranno. Non so cosa riceverò, non mi interessa molto, ho già avuto tanto e non ci speravo.
Intanto però il mondo va avanti e Berlusconi si trasforma in Babbo Natale: ci ha portato i con-doni, la finanziaria (e qui abbiamo visto un Tremonti Robin Hood: ha tolto ai poveri per dare ai ricchi, vedi la questione scuola pubblica- privata e sanità), in cambio ha chiesto l'assoluzione per i suoi processi e il controllo dell'informazione... poverino avrà pur diritto a farsi un regalo anche lui!
E poi c'è Bush che per regalo vuole portare la guerra a Saddam (ma non si era detto che a Natale si deve essere tutti più buoni? Già ma Bush è buono e la guerra la fa per evitare attacchi terroristici... intanto però può solo vaccinare tutti contro il vaiolo).
"Anche senza l'albero e i pacchetti da scartare, senza tutta questa festa artificiale fosse come gli altri giorni il giorno più banale... BUON NATALE"!
Diana
nuvolasenzainverno@excite.it

CONTRO L'AUSTERITA'
Oggetto: CRISI SOCIETARIE. Priorità: Alta
A causa di imprescindibili esigenze di budget si comunica che sono state adottate alcune misure per ridurre i costi di esternalizzazione e per salvaguardare i margini di progetto. Con specifico riferimento al presepe, con decorrenza immediata si dispone che:
1. gli angeli che annunciano la natività passano da due a uno;
2. il capoprogetto deve verificare la possibilità che San Giuseppe, nei fuori orario di visita dei pastori, possa eventualmente
affiancare e sostituire l'angelo rimosso;
3. il bue e l'asinello a partire dal giorno della befana vengono allocati su un altro progetto;
4. l'intervento dei re magi, costituenti una costosa esternalizzazione per di più in tasferta estera, decorrerà contrattualmente ed operativamente a partire dall'anno nuovo, inoltre come mezzo di ocomozione per il ritorno useranno a turno l'asinello di cui al punto precedente;
5. i pastori adoranti avranno a disposizione una sola pecorella a turno;
6. per la riduzione dei costi è previsto lo spegnimento della cometa a partire dalle ore 22;
7. per evitare inutili affollamenti nel suddetto periodo vengono sospese le conversioni e le attività di proselitismo religioso.
Pregasi inoltre l'amministrazione di considerare l'affitto della mangiatoia e il leasing della culla in alternativa all'acquisto
L.J.
hot
Christmas Joy...e diffida di chi non sa giocare
Sono 120 mila le monete della collezione numismatica che il re Vittorio Emanuele potrebbe pretendere, indietro, dallo Stato italiano. Io proporrei di ridargliele tutte. 60 mila cittadini italiani in fila, fionda alla mano. 2 TIRI A TESTA.
Vagotonica

E' comunque storia
IL RITORNO DEI SAVOIA

Italiani per quattro ore e 28 minuti e solo per 50,4 chilometri. Vittorio Emanuele, sua moglie Marina e il figlio Emanuele Filiberto, sono arrivati all'aeroporto di Ciampino alle 9 e 7 minuti per ripartire alle 13 e 35. La distanza riguarda il percorso dall'aeroporto di Ciampino al Vaticano. Andata e ritorno. Dopo 58 anni di esilio molti si aspettavano qualcosa in piu'. Magari una visita alle tombe reali del Pantheon. (Agi)

Una pagina storica. Vittorio Emanuele di Savoia descrive così la sua visita lampo in Italia rivolgendosi al Pontefice. ''Per noi questa udienza è molto importante – ha detto –, per noi è quasi una pagina di storia”. L'udienza privata tra Giovanni Paolo II e i tre esponenti di casa Savoia è durata poco meno di venti minuti. Poi Vittorio Emanuele annuncia: "Per metà gennaio tornerò in Italia. Andrò prima a Napoli, poi di nuovo a Roma e infine in varie tappe visiterò il resto d'Italia". Vittorio Emanuele ha poi spiegato che prima di essere ricevuto dal Pontefice hanno fatto un brevissimo tour per Roma: ''Abbiamo visto il Colosseo, l'Appia antica e altri posti che però non conosco bene. Non siamo stati al Pantheon, non c'era il tempo, ma avremo l'occasione per farlo. L'erede di casa Savoia ha poi precisato che Roma è una città 'meravigliosa'. Me la ricordavo così anche se ero molto giovane quando sono stato costretto a lasciare l'Italia. Per questo momento storico non ci sono parole per descrivere la mia emozione, la mia gioia e la mia gioia infinita''. ''Un'emozione indescrivibile - ha continuato Vittorio Emanuele -. Sono tornato a Roma dopo 56 anni e non ho parole per descrivere e i miei sentimenti in questo momento''. Gli fa eco il figlio Emanule Filiberto: "Per me venire in Italia è la cosiddetta 'prima volta'. Roma ha qualcosa di magico. Ho intenzione di visitare quanto prima Venezia''. Il figlio di Vittorio Emanuele ha spiegato che oggi per loro si è realizzato un sogno: ''Abbiamo visto l'Italia solo in televisione e l'ho conosciuta attraverso i racconti di mio padre, ma quella di oggi è qualcosa di indescrivibile”.
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